Il progetto edilizio di riconversione dell’ex stabilimento industriale Tacconi, in località Campo Selva a Pomezia, si avvia verso l’ok definitivo dopo le modifiche apportate al programma integrato della società Petromarine. Ma alcuni dubbi sono stati sollevati sulle scelte fatte dalla giunta Zuccalà per alleggerire il traffico in vista della nascita di un nuovo quartiere, l’ennesimo a ridosso della via del Mare. Il Caffè ha intervistato in merito l’assessore all’Urbanistica Luca Tovalieri.
La proposta di rimodulazione del programma integrato Petromarine che vi accingete a portare in Consiglio comunale prevede una nuova strada di collegamento tra via del Mare e via Gronchi. Il precedente atto di indirizzo, che risale al 2018, prevedeva invece una strada che avrebbe collegato via Monte d’Oro e la via del Mare, nell’ottica di alleggerire il traffico in entrata dalla Pontina e lungo la via del Mare stessa, già oggi pesantemente congestionata. Per quale motivo è stata depennata questa infrastruttura? Rispetto al precedente progetto, quali sarebbero invece i vantaggi del collegamento via del Mare-via Gronchi?
«Le opere da realizzarsi all’interno di un piano come quello in esame devono essere orientate all’integrazione del nuovo quartiere all’interno della città, oltre che alla soluzione di problemi di urbanizzazione eventualmente presenti nelle aree limitrofe. Questo approccio consente di evitare il sorgere di ulteriori quartieri scollegati e isolati dall’agglomerato urbano e a integrare quelli presenti laddove non lo fossero. Abbiamo pertanto optato per questa scelta sulla base di dati scientifici oggettivi piuttosto che su percezioni e sensazioni. L’identificazione delle opere del piano finalizzate alla riduzione del traffico è basata sugli studi commissionati dal Comune, che identificano la causa principale del traffico sulle arterie come la via del Mare nell’esigenza dei cittadini di raggiungere il centro della città piuttosto che la Capitale. In particolare, tale traffico risulta per la maggior parte legato a chi accompagna bambini o ragazzi presso gli edifici scolastici, che inoltre vedono un incremento delle iscrizioni, e in scarsa parte in uscita ed attraversamento della città. In forza dei dati illustrati, abbiamo ritenuto indispensabile dover pianificare l’assetto del territorio con la realizzazione di nuovi edifici scolastici al di fuori del centro urbano. Tale soluzione permette la riduzione del peso del centro come polo attrattore del traffico e alleggerire i flussi di spostamento rilevati dalle analisi. Nel caso in esame, viene prevista una nuova scuola nell’ambito del piano integrato che deve essere collegata, insieme al nuovo edificato, al centro città con l’asse viario verso via Gronchi. Tale arteria consentirà, inoltre, il collegamento del nuovo quartiere con la città e il ricongiungimento di un quadrante molto più ampio che comprende Viceré, Torvaianica Alta, Parco della Minerva e 16 Pini e Macchiozza. Si fa notare che l’idea precedente della strada di collegamento con Monte D’Oro, che avrebbe assorbito totalmente i capitali a disposizione, risulti ridondante rispetto al collegamento verso la via di Pratica di Mare già previsto con due possibilità: attraverso via Arno provenendo da Torvaianica e attraverso la rotonda di via di Pratica di Mare (2km oltre l’accesso previsto) provenendo dalla via del Mare».
«La strada precedentemente prevista verso Monte D’Oro, inoltre, avrebbe intercettato la via di Pratica di Mare prima dell’aeroporto (direzione Roma) che, come noto, genera ostruzioni al traffico essendo previste immissioni a raso senza rotatoria e un numero di accessi davvero consistente. Pertanto la strada avrebbe peggiorato di fatto la viabilità da e verso Roma. In termini di pianificazione generale, quindi, si sta lavorando alla integrazione della rete stradale per renderla più capillare e ad integrare i servizi pubblici (come le scuole) verso le aree periferiche; questo approccio consentirà di ridurre il traffico sulle arterie come la via del Mare per gran parte generato dall’esigenza di raggiungere il centro città, e dirottare il traffico cittadino verso l’esterno e verso nuovi sistemi di mobilità sostenibile».
Qual è l’importo complessivo delle opere di urbanizzazione richieste al costruttore e a fronte di quale impatto ambientale e demografico?
«L’importo previsto è di 6 milioni di euro. L’intervento viene ereditato da un vecchio piano integrato, poi modificato a seguito di alcune azioni giudiziarie portate avanti dall’Ente. Questo ha permesso di aggiornare il progetto originale rendendolo sostenibile, andando ad occupare poco più della sede già impegnata con lo stabilimento storico ed ottenere importanti opere compensative per la città. L’insediamento abitativo dovrebbe aggirarsi sulle 1750 persone nell’arco temporale di 10 anni».
Come si intendono valorizzare i laghetti artificiali della ex cava Tacconi?
«Verrà garantita la cessione di aree che permettano la realizzazione di percorsi sul perimetro a monte dei laghetti. La gestione dei laghetti con la relativa manutenzione, verrà lasciata al proponente del piano».
A ridosso della via del Mare sono previste diverse lottizzazioni, a partire da Petromarine fino a Gilgamesh, per arrivare – anche se si tratta ancora di una proposta – al maxi progetto della società Nova Lavinium nei pressi del borgo di Pratica di Mare. Le edificazioni si aggiungono a quartieri residenziali già presenti (Colli di Enea, Sedici Pini), alle aree commerciali e alle ripercussioni sul centro di Pomezia. La via del Mare resta però tuttora l’unica arteria importante su cui si riversa il traffico dell’intera zona. Come si intende affrontare questo problema?
«Ad oggi gli interventi concreti sono quello di Gilgamesh (area ex Mc Donald) e Petromarine (piano in esame), progetti edilizi che solo tramite un serrato confronto con i proponenti siamo riusciti a rimodulare a beneficio della città, andando a considerare l’impatto degli stessi sul tessuto urbano. La possibilità che si ha nel medio periodo, in base ai dati a disposizione, è quella di ridurre l’importanza del centro città come polo attrattore di traffico, attraverso interventi di realizzazione di nuovi edifici scolastici all’esterno del perimetro urbano come illustrato precedentemente. Considerando quanto premesso, stiamo lavorando ad altri interventi per riuscire a rendere più scorrevole la viabilità delle arterie principali e dirottare il traffico cittadino verso sistemi di mobilità sostenibile, il tutto accompagnato da una revisione del trasporto pubblico locale che possa permettere di raggiungere i principali attrattori extra-comunali».