Tra ufficializzazioni, incontri, appelli e smentite, c’è fermento a Terracina per la definizione delle compagini che si sfideranno per sancire il successore di Nicola Procaccini, volato a Bruxelles dopo essere stato eletto europarlamentare con Fratelli d’Italia. Gli ultimi giorni hanno fatto registrare una frenata sulle possibilità di alleanza elettorale tra Lega e il partito di Giorgia Meloni. Per l’attuale maggioranza, tanti i tasselli già messi a punto, tra cui il nome del candidato che, ad oggi, appare più naturale: Roberta Tintari, vicesindaco scelto da Procaccini e ora sindaco facente funzioni, logica evoluzione della creatura amministrativa post-dissesto e capace di ampie aperture verso moderati e forze civiche, forte dei suoi pregressi professionali e politici nel sociale. Profilo lontano, lontanissimo dal placet dei leghisti, di cui è consapevole la stessa Tintari. Chi ha scoperto le carte, giocando d’anticipo è il Movimento 5stelle. I pentastellati hanno infatti reso noto il loro candidato sindaco: si tratta di Piero Vanni, artigiano cinquantasettenne e risultato il più votato alle consultazioni online svolte dagli inscritti prima di Natale. In totale antitesi invece gli “alleati governativi” del Partito Democratico in silenzio al momento. Tra i nomi che circolano, quello del segretario Daniele Cervelloni pare il più gettonato per la candidatura a sindaco. Nel mezzo tante liste, più o meno civiche, di supporto agli schieramenti principali. E la Lega? Nello scenario che va a configurarsi, con Roberta Tintari candidata di punta delle forze dell’attuale maggioranza, il rischio di trovarsi di fronte ad una scelta obbligata appare concreto. Se fino a poco tempo fa dal coordinamento provinciale del carroccio l’indirizzo era di lavorare per raggiungere un’intesa con gli altri partiti del centrodestra, ora, insieme alle dichiarazioni ufficiali del coordinamento cittadino, serpeggiano le prime tiepide ipotesi sul profilo del candidato sindaco del carroccio. Tra le voci, più o meno attendibili, in tanti auspicano un nome di spicco del partito ma, mentre le (ancora) indefinite scadenze elettorali si avvicinano, la distanza con Fratelli d’Italia aumenta inesorabilmente.
17/01/2020