Allo scopo di giungere al trattamento del primo paziente, avvenuto con successo il 14 gennaio 2020, si è reso necessario procedere, in queste ultime settimane, alla gestione delle attività di messa a punto tecnica del macchinario oltre alla formazione del personale. La nuova strumentazione, resa disponibile da Fondazione Sanità e Ricerca, incrementa le possibilità di intervenire in modo mirato, grazie al notevole miglioramento della gestione delle immagini prodotte con tecniche di fusione generate dalle due tecnologie (TAC e PET), per l’efficace risoluzione delle patologie oncologiche, in prevalenza, neurologiche e cardiologiche.
Le opportunità di miglioramento nel livello di qualità del servizio offerte dalla PET-TC digitale, vanno collocate all’interno di un percorso virtuoso che, da oltre un decennio, caratterizza la Medicina Nucleare del S.M. Goretti che, unica struttura di offerta pubblica del Lazio esclusa Roma, ha raggiunto traguardi importanti sia sul fronte dei volumi di attività, sia per l’integrazione dell’attività assistenziale con quella di ricerca sperimentale.
Le prospettive, con la nuova tecnologia, di ampliare l’offerta e di sostenere le iniziative di sperimentazione clinica in cui è coinvolta la UOC di Medicina Nucleare, saranno ulteriormente rafforzate grazie alla dotazione di innovativi radiofarmaci PET che consentiranno di erogare prestazioni altamente specialistiche per il trattamento di patologie come l’Alzheimer, i tumori cerebrali e neuroendocrini.