Gli agenti hanno raggiunto la stanza, notando anche loro dall’esterno urla femminili. Al suo interno vi era una donna visibilmente agitata, piangente e con andatura claudicante che cercava di uscire dalla camera con i propri effetti personali al seguito, ma veniva trattenuta per un braccio da un uomo che, con violenza, le impediva di allontanarsi.
Vista la situazione, i poliziotti, dopo aver separato immediatamente le parti e tranquillizzato la donna, hanno fatto giungere sul posto personale sanitario del 118 per soccorrere la malcapitata. La donna, cittadina messicana, aveva evidenti segni di percosse sul corpo e mimando alcuni gesti faceva capire di essere stata vittima di violenza fisica da parte del suo compagno.
Sulla base di quanto accertato l’uomo è stato accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso. Dalla ricostruzione della dinamica, anche grazie ad alcuni testimoni, è emerso che verso le ore 5 e mezza del mattino era iniziata una discussione violenta tra i due conviventi per motivi di gelosia, anche perché la donna aveva manifestato l’intenzione di fare rientro nel proprio paese di origine.
L’uomo, venuto a conoscenza dell’intenzione della propria compagna, ha dato in escandescenza iniziando ad urlare, scagliandosi con violenza nei suoi confronti, iniziando dapprima a colpirla in testa, dopodiché con calci e pugni su tutto il corpo.
Preso dall’ira, l’aggressore ha anche provato a soffocarla ma anche grazie all’intervento del portiere dell’albergo e subito dopo dei poliziotti è riuscita a sottrarsi alla violenza dell’uomo. Al termine degli accertamenti sanitari presso il Pronto Soccorso del S.M. Goretti, la donna ha rifiutato il ricovero lasciando l’ospedale con una prognosi di venti giorni per contusioni multiple al corpo, trauma cranico e stato ansioso.
Successivamente la donna è stata accompagnata presso gli uffici per formalizzare la denuncia nei confronti dell’uomo, coadiuvata dall’interprete. In sede di denuncia, ha riferito di aver avuto una lite già nella mattinata di ieri, sfociata in una violenta aggressione da parte del compagno.
L’aggressore, identificato per E. A., nato in Turchia nel 1989, in Italia senza fissa dimora, è stato tratto in arresto per tentato omicidio e, come disposto dal pm di turno, è stato condotto presso la casa circondariale di Latina.