Nessun reato militare nell’assegnazione della casa romana dell’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, di Velletri
Il procuratore militare che a novembre aveva aperto un fascicolo per verificare eventuali irregolarità, h deciso di archiviare il caso.
L’appartamento in zona San Giovanni, era stato assegnato alla Trenta durante il suo incarico ed era passato al marito, Claudio Passarelli, promosso maggiore dell’Esercito quando il primo governo Conte era caduto. La Trenta, dopo furiose polemiche, ha lasciato la casa il 9 gennaio. Lo stesso ministero aveva ricostruito i passaggi, formalmente corretti: il 5 settembre 2018, la Trenta decade e lo stesso giorno, il marito assume l’incarico di aiutante di campo del segretario generale della Difesa. Sempre il 5 settembre, l’ex ministra viene invitata a lasciare la casa entro il 3 dicembre. Il 18 settembre invece Passarelli presenta la domanda per l’alloggio, è residente nella casa precedentemente assegnata alla moglie: canone 141,76 euro oltre al prezzo per l’uso dei mobili (173,19 euro). E il 2 ottobre Passarelli lo ottiene.