Circa 100 figuranti in costume, di tutti le età, hanno partecipato alla rievocazione e, nell’ambientazione di un villaggio dell’epoca, con case, stalle e botteghe, hanno creato l’atmosfera necessaria per far sentire gli spettatori immersi nella narrazione degli avvenimenti che tradizionalmente si legano alla nascita di Gesù. Un dialogo tra due voci, una delle quali in dialetto ariccino, ha guidato gli spettatori di scena in scena, grazie anche all’ausilio di musiche e luci, rendendo il tutto fortemente suggestivo.
Gli spettatori sono stati invitati ad immergersi nel sogno del pastore dormiente, di animo semplice e pronto alla meraviglia e, per questo, capace di comprendere il vero senso del Natale.
Suggestiva anche la scena del Re Erode che dall’alto del cortile del Palazzo Chigi, diventato per alcuni minuti il suo palazzo reale.
Al termine della rappresentazione tutti i figuranti del Presepe Vivente, in costume e in corteo, hanno attraversato il paese e raggiunto il piazzale antistante il Comune di Ariccia per assistere alla discesa della Befana dal campanile dell’ex Chiesa di San Nicola, oggi Teatro Bernini.