L’incontro è iniziato con l’intervento di giovanissimi e tenaci rappresentanti del Fridays for Future, il movimento internazionale creato dalla studentessa svedese. Proseguito con le parole dei genitori del Parents for future, che si danno da fare al fianco dei propri figli, poi degli insegnanti del Teachers for future e con il supporto del circolo Legambiente Appia sud il Riccio che da anni costituisce un presidio per l’ambientalismo sul territorio dei Castelli Romani.
LA FALDA ACQUIFERA AL VIVARO
LE AREE VERDI DI COLLE PARDO E VILLAFRANCA
Tutti insieme, grandi e piccoli, per porsi delle domande, senza scorciatoie cognitive e stereotipi, come ci insegna il libro presentato, in un processo di ricerca che è poi lo stesso della ricerca scientifica. Visto da qui, negli occhi e nelle parole dei giovanissimi, degli attivisti, dei genitori, dei professori, di chi si interroga ogni giorno, il futuro del pianeta è un po’ più luminoso.
I problemi certo ci sono, ma non vanno ignorati. Lo scioglimento dei ghiacciai artici o della Marmolada sono solo una faccia della medaglia. L’altra è rappresentata dall’abbassamento continuo e inesorabile della falda idrica dei Castelli, a Rocca di Papa, località Vivaro, da cui attingono acqua potabile gran parte dei municipi castellani. Stesso problema per la battaglia contro il consumo di suolo che rischia di rappresentare solo una buona intenzione se poi sul territorio non c’è chi salvaguarda il verde con la propria azione quotidiana. Basti pensare a quanto accaduto qualche tempo fa ad Ariccia sull’area boschiva di Colle Pardo, che rischiava di finire seppellita da una colata di cemento. Oppure su un grosso appezzamento di campagna in località Villafranca, su cui qualcuno ancora oggi vorrebbe realizzare una grossa lottizzazione denominata Ace. Per non parlare, poi, dei rifiuti, con i problemi di Roma che rischiano di ricadere sui Castelli Romani, con la discarica di Albano-Roncigliano.
L’APPELLO DI LORENZO, DEL LICEO FOSCOLO DI ALBANO
A chiudere l’iniziativa è stato l’appello forte e sentito di Lorenzo Capuano, giovane e brillante rappresentante di Istituto del Liceo Ugo Foscolo di Albano, attivissimo sia nella sua scuola con proposte concrete per l’eliminazione definitiva della plastica, che sul territorio con l’organizzazione di giornate di raccolta rifiuti e il tentativo di riunire le giovani coscienze ambientaliste nel Fridays for Future – Castelli Romani. “Il periodo che noi tutti stiamo vivendo non è di certo facile, né semplice da comprendere – ha sostenuto – ci troviamo davanti alla previsione di un disastro di proporzioni mondiali. E, compito da non poco, siamo chiamati all’azione. Dal deputato al califfo, dal senzatetto al ricco, ci troviamo ad un punto di svolta e non possiamo esimerci dal prendere una decisione. Gli uomini, e me lo insegnano a scuola tutti i giorni, venerano tante cose e hanno idee molto lontane le une dalle altre. Siamo diversi tra noi, e su questa diversità al giorno d’oggi in tanti basano la loro politica. Allo stesso tempo, abbiamo tutti un motivo comune per agire contro il Cambiamento Climatico. Se siete religiosi Dio vi ha dato una terra, non rovinatela. Se siete atei, non distruggete l’ambiente di cui scientificamente avete bisogno. Se siete adulti, ammirate i vostri bambini, che, come la carinissima e intelligentissima Alice intervenuta all’ incontro di Domenica, tutti i giorni impiegano l’entusiasmo che li caratterizza per questa giusta causa. Se siete bambini, divertitevi e continuate a gioire del Sole e delle piante, cosicché non ve ne dimentichiate quando sarete grandi. Se siete ragazzi, non respingete qualsiasi cosa non provenga da voi stessi perché, come dicono i sapientoni che tanto detestiamo, c’è sempre da imparare, e come professiamo a mamma e papà quando ci sgridano, c’è sempre da imparare anche da chi sbaglia. Non attacchiamo la classe politica in quanto tale. Mettiamo a disposizione del loro potere la nostra voglia di fare, della loro esperienza la nostra novità. Uniamo le forze. Grandi, piccoli, diplomatici e attivisti. Dimostriamoci che possiamo ancora fare qualcosa. Proviamoci. Riprendiamoci da quel torpore che tanto temiamo ma che oramai già aleggia su di noi come le polveri sottili sulle grandi città.
La Terra è una, e ha scelto noi. Quindici miliardi di anni fa. Adesso, quindici miliardi di anni dopo, scegliamola noi. Facciamo la differenza.”