Continua il tour di presentazioni del libro di Giulio Alfieri “Questo Piatto di Grano. La colonizzazione dell’Agro Pontino. Nomi, volti, origini delle famiglie che si insediarono”, pubblicato da Atlantide editore, che venerdì 13 dicembre alle ore 18:00 farà tappa a Borgo Montenero, presso l’oratorio parrocchiale in piazza IV Ottobre, nel comune di San Felice Circeo la cui amministrazione ha patrocinato l’evento insieme alla locale Pro Loco. Fu in questa frazione che si concentrarono le oltre 100 famiglie provenienti da Veneto, Friuli, Emilia ed altre regioni italiane, assegnatarie del podere dell’Onc. Come asserisce Alfieri “Borgo Montenero fu uno dei Borghi principali per la colonizzazione dell’Agro Pontino. Iniziata la realizzazione già nel 1933, il programma si concluse poi in contemporanea con l’appoderamento delle terre di San Felice Circeo e con gli arrivi dei coloni, nel 1935. Terreni irrigui, diversamente da molti altri dell’epoca in Pontino, che permisero di avviare anche la coltivazione su scala larga degli alberi da frutta, con un miglioramento degli scarsi redditi delle famiglie”.
Come risaputo i riflettori della ricerca di Alfieri sono puntati sull’universo dei coloni, circa 3.500 famiglie, tante furono comprendendo quelle costrette ad abbandonare l’impresa e quelle derivate dalle originarie, che si insediarono nei poderi dell’Onc dopo la bonifica operata dal fascismo. Si legge nella sinossi: “Nel narrare le fasi, le modalità, le scelte della colonizzazione, il focus resta puntato sulle conseguenze che le decisioni ebbero sulle famiglie coloniche, le vere protagoniste di quella vicenda. Ad esse quest’opera vuol rendere giustizia, preservandone i nomi, i volti, le origini e le vicende dall’oblio in cui, non di rado, il procedere senza soste della Storia relega le storie silenziose degli umili”.
Alfieri, classe 1957, abruzzese di origine, laureato in scienze politiche, vive e lavora a Roma e da diversi anni si è appassionato alle vicende dei coloni pontini. In questo nuovo e corposo volume, oltre l’originale narrazione del rapporto tra istituzioni del regime e coloni e un apparato fotografico di 100 immagini inedite delle famiglie coloniche, tra i maggiori punti di forza vi è per la prima volta l’elenco completo di tutte le famiglie assegnatarie, con paese di origine, anno d’arrivo, numero di podere e relativa località, numero dei componenti del nucleo familiare, esito del rapporto con l’Onc, ovvero se il podere fu riscattato o meno. Dati suddivisi per regione, provincia e comune, una guida ormai indispensabile ma anche un archivio utile a ritrovare le proprie radici. Ad affiancare l’autore saranno il vicesindaco Luigi Di Somma e la giornalista Marina Testa.