C’è una svolta sul caso dei costi della politica nel Comune di Pomezia. Il sindaco, Adriano Zuccalà, ha finalmente ricevuto risposta dalla Corte dei Conti a cui – a seguito di una polemica innescata dal consigliere di opposizione Fabio Fucci – aveva posto in sostanza tre quesiti. Il primo: l’importo dei gettoni di presenza che il Comune corrisponde ai consiglieri è corretto? Più precisamente: “Se l’interpretazione della normativa vigente al momento della quantificazione del gettone di presenza ad euro 70,00 del 2003, poi ridotto del 10% con la legge finanziaria del 2006, risulta corretta e l’importo risulta tuttora applicabile”. Secondo: La riduzione di un decimo delle indennità di sindaci e assessori, prevista dalla stessa legge, va applicata tutt’oggi? Terzo: è possibile considerare l’applicabilità di una maggiorazione, data la “consistente presenza di seconde case o l’applicazione della tassa di soggiorno”?
Se per quanto riguarda i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, la Corte dei Conti ritiene di non poter esprimere un parere (quest’ultimo, scrivono i magistrati, può essere solo preventivo e non successivo a un atto già “in godimento dei consiglieri comunali”), netto è invece il giudizio sulle indennità della giunta: il taglio del 10% risalente alla legge 266/2005 è da ritenersi “strutturale (…) avente, cioè, un orizzonte temporale non limitato all’esercizio 2006”. Secondo la Corte dei Conti, quindi, questa riduzione mirata al contenimento dei costi della politica deve essere considerata tuttora, nel momento in cui si va a stabilire quanto deve percepire un sindaco o un assessore. In sommi capi: la riduzione già oggi applicata anche alle indennità di sindaco e assessori nel Comune di Pomezia va mantenuta.
«Chiedo ai giudici contabili conferma sul parere positivo espresso dalla nostra segreteria. In base al responso della Corte, è chiaro che ci muoveremo immediatamente con eventuali richieste di restituzione ai consiglieri comunali, attuali e passati», aveva risposto Zuccalà in un’intervista rilasciata al Caffè nel maggio di quest’anno, annunciando la richiesta di parere alla Corte dei Conti. Sui gettoni di presenza, tuttavia, la magistratura contabile non si è espressa. Resta salva a questo punto la possibilità del Consiglio comunale pometino di decidere autonomamente sulla riduzione dell’importo dei gettoni.
Sarebbe d’accordo – avevamo chiesto infatti al sindaco nell’intervista in questione – a portare con una delibera gli attuali 63 euro netti del gettone ai 36,15 che percepisce, ad esempio, un consigliere di Aprilia? «Bisogna considerare il lavoro che svolge un consigliere comunale, oltre alla responsabilità che si assume approvando atti nell’interesse della comunità – ci aveva risposto Zuccalà – Tuttavia, una volta chiarita la situazione attuale, è una possibilità che si può valutare».