Migliaia di sardine hanno riempito piazza del Popolo, cantando “Bella Ciao”, “Come è profondo il mare” e l’inno d’Italia. I manifestanti si sono dati appuntamento davanti all’intendenza di Finanza ed hanno portato in piazza cartelloni e disegni di pesciolini ad indicare il silenzio con cui dicono di volersi contrapporre agli “urlatori” dei comizi politici e al linguaggio di odio e violenza della Lega.
La manifestazione è stata dedicata a Roberto Fiorentini, conosciutissimo ad Aprilia per la sua militanza politica e nel mondo dell’associazionismo. “Sarebbe stato orgoglioso di questa piazza che cha canta Bella Ciao” hanno commentato gli organizzatori. Ai canti si sono alternati discorsi riguardo al significato delle piazze divenute famose in questo ultimo periodo e nate come risposta al populismo e alla banalizzazione. “Latina non abbocca – hanno continuato -. A chi ci dice che siamo giovani manovrati rispondiamo che sbagliano, perché siamo teste pensanti e riempiamo le piazze come nessun partito riesce a fare. Questa è una piazza difficile, ma è quando non si ha nulla da perdere che si scende in campo e qui a Latina la mobilitazione non era scontata. Siamo pronti a prenderci gli spazi e la visibilità che meritiamo”.
Ospite d’onore è stato Lorenzo Donnoli, uno dei promotori delle sardine a livello nazionale partito dall’Emilia Romagna. Nel suo discorso ha omaggiato personaggi del territorio a suo avviso di rilevanza, come Marco Omizzolo attivo nella battaglia di restituire dignità ai lavoratori agricoli indiani del territorio, e attaccato Giorgia Meloni invitandola a vergognarsi per il No del suo partito al testo dell’unione europea contro la violenza sulle donne.