Il progetto, iniziato a gennaio 2019, ha coinvolto per un anno le detenute della Sezione Alta Sicurezza in un laboratorio teatrale condotto da Ludovica Andò con la collaborazione di Marianna Arbia.
IL FIGLIO MIO è un libero adattamento del libretto d’opera di Luigi Pirandello “La favola del figlio cambiato” che riflette sul tema dell’amore materno, della cura, della separazione dagli affetti, ma anche dell’invidia, della cattiveria, della rivalità femminile. Temi fortemente sentiti dalle detenute e vissuti quotidianamente nelle difficili dinamiche della convivenza tutta femminile della sezione.
Il testo, attraverso la favola, affronta anche il tema del potere, del peso dell’eredità familiare, della difficoltà di liberarsi dalle gabbie dell’apparenza e del bisogno di dominio.
Gli interventi musicali dello spettacolo si rifanno invece alla tradizione popolare campana e sono stati sapientemente rielaborati, ritmati e riscritti da Antonella Talamonti, musicista e ricercatrice, insieme alle partecipanti al laboratorio.
La Direttrice della Casa Circondariale, Dott.ssa Nadia Fontana, e il Direttore Generale della ASL di Latina Dr. Giorgio Casati hanno creduto in questo progetto insieme all’Area Educativa dell’Istituto e al Dipartimento di Salute Mentale, in una visione del teatro che non è intrattenimento ma è stimolo per l’attivazione delle risorse personali, strumento di riduzione della conflittualità e del disagio, laboratorio di convivenza e sentire comune.
La Compagnia AdDentro ha ricevuto il 16 novembre scorso un importante riconoscimento per l’attività teatrale svolta negli istituti penitenziari. Al Teatro Magnolfi di Prato assegnato a Ludovica Andò / Compagnia AdDentro il Premio della Critica 2019 a cura dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro ANCT e della Rivista europea “Catarsi-Teatri delle Diversità”.