“Siamo a segnalarle – scrivono l’architetto Paolo Moscogiuri e il consigliere generale della Coscioni Giuseppe Di Bella – alcune criticità delle 13 pensiline bus installate sul lungomare di Torvaianica che rientrano nel “Progetto Pensiline insieme ai Comuni” di Cotral”. “Tali installazioni ci risultano del tutto inaccessibili alle persone con disabilità che si muovono su sedia a ruote perché all’interno non c’è spazio sufficiente per l’alloggiamento della sedia, a causa della poca profondità”. “Né c’è nemmeno – aggiungono – la possibilità di affiancare la carrozzella alla seduta fissa perché, così come è posta ora, rimangono liberi due spazi laterali poco più larghi di 60 cm e frontalmente circa 57 cm, sempre che nessuno vi sia seduto. Questo vuol dire che una persona con il tipo di disabilità sopra indicato, dovrà attendere fuori l’arrivo del bus, al sole o alla pioggia, e secondo la legge 67/2006 questo ravvede un comportamento discriminatorio”.
“Nonostante ciò, signor Sindaco, la cellula Coscioni “Pomezia Senza Barriere”, apprezza la buona volontà del Comune di fornire servizi al cittadino ma questi devono essere forniti a “chiunque”, come cita l’art.1 della 503/96 per l’abbattimento delle barriere architettoniche. In questo, come in altri casi, la buona volontà non basta; e anche quando, come ora il progetto delle pensiline è di Cotral, ciò non vuol dire che un manufatto fuori norma e discriminatorio possa essere installato, anche perché al piede del “Progetto Pensiline insieme ai Comuni” (facilmente reperibile online), è citata la seguente frase: “La realizzazione eÌ€ subordinata alle opportune verifiche tecnico-normative da parte di comuni interessati”. Questo a nostro avviso non esenta poi Cotral dalle sue responsabilità, ma nemmeno il Comune di Pomezia. Come ogni buon cittadino e/o associazione ha il dovere di fare, abbiamo provveduto, quindi, con la presente a informarla di quanto sopra; a lei il compito di far mettere a norma le pensiline, entro brevissimo tempo, e senza nessun onere aggiuntivo per il cittadino”.