Il convegno è servito ad istituzioni e cittadini per poter fare un punto sulle azioni messe in campo in questi anni, per offrire aiuto alle donne del territorio vittime di violenza e al contempo mettere in campo una seria azione educativa, capace di contrastare quella cultura aggressiva e maschilista in cui purtroppo i fenomeni di violenza germinano e si diffondono.
La sala consiliare piena ha accolto i saluti istituzionali del sindaco Antonio Terra e dell’assessore alle Politiche sociali Francesca Barbaliscia, subito dopo la proiezione del video sulle donne curde, realizzato dal giovanissimo Silvio Pavoncello. Proprio alle donne curde, con la loro lotta quotidiana in difesa della libertà e dell’autodeterminazione, è stato dedicato l’evento.
A seguire, è intervenuto il presidente dell’associazione nazionale Maschile Plurale, Stefano Ciccone, che ha coinvolto i presenti in una riflessione critica sul maschile, soffermandosi sul ruolo dell’uomo nei media e nella vita di tutti i giorni. Gli interventi successivi, a cura del capitano Giuliano Carloni del Reparto Territoriale dell’Arma dei Carabinieri di Aprilia e di Cinzia Oppedisano, legale del Centro Antiviolenza di Aprilia “Donne al Centro”, hanno focalizzato l’attenzione del pubblico sulle nuove disposizioni normative, rese esecutive dal nuovo “Codice rosso” entrato in vigore appena qualche mese fa.
Gli interventi di Deborah Foschi, responsabile del Centro Antiviolenza di Aprilia “Donne al Centro” e Francesca Innocenti, Presidente dell’Associazione Centro Donna Lilith di Latina si sono concentrati sui “numeri” che purtroppo ancora caratterizzano il nostro territorio, in termini di donne coinvolte in situazioni di violenza psicologica, economica, verbale e fisica. E su quanto quotidianamente viene svolto dal Centro Antiviolenza, a partire dagli incontri portati avanti negli ultimi mesi negli istituti scolastici della Città.
A concludere il pomeriggio sono stati alcuni brani letti e recitati da Annamaria Giannini e Alessandra Lombardi, tratti dal libro “Caro maschio che mi uccidi”, edito da Fusibilia, che raccoglie poesie e lettere romanzate di donne uccise.
«L’evento e la folta presenza di pubblico – commenta l’assessore Barbaliscia – dimostrano che nel contrasto alle tante forme di violenza contro le donne ancora presenti nella nostra società, il Comune e le istituzioni locali ci sono e continueranno ad esserci. Accanto al perdurare di gravi episodi di costrizione e violenza di genere, è bene che le donne sappiano che esiste anche il silenzioso lavorio di educatori, psicologhe, consulenti, istituzioni e forze dell’ordine, volontari e volontarie che si adoperano per offrire un aiuto anche nelle situazioni più gravi».
Il Centro Antiviolenza “Donne al Centro”, che offre servizi di accompagnamento e consulenza per tutte le donne residenti nei comuni del Distretto LT1, è aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00; il martedì e giovedì dalle 15 alle 18. Per informazioni o appuntamenti è possibile chiamare anche il numero telefonico 328/7774577, attivo 24 ore su 24.