«La telefonia di oggi è nata a Castel Gandolfo nel Palazzo Papale» ha detto l’esperto Livio Spinelli, che durante la presentazione della cittadinanza onoraria ad Elettra Marconi, figlia dell’inventore delle radiocomunicazioni, Guglielmo Marconi, nel Palazzo Pontificio, ha presentato anche un documento ufficiale e un articolo del The Times sulle trasmissioni di Guglielmo Marconi e Papa Pio XI da Castelgandolfo verso tutto il mondo a partire dal 1931. «La grande storia della radio è passata qui a Castel Gandolfo – ha detto la sindaca Milvia Monachesi – primo sistema stabile di comunicazione a microonde con primo canale direzionale e stazione radio negli anni ‘30. Di questo ne andiamo fieri, ed è per questo che abbiamo deciso di dare la cittadinanza onoraria con delibera di giunta alla principessa Elettra Marconi, figlia del grande scienziato che inventò le radiocomunicazioni, e che qui nella nostra cittadina aveva il suo quartier generale, nel Palazzo Pontificio». Quando telefonava dalla barca “Elettra” dal Porto di Civitavecchia, al ponte radio di Castel Gandolfo, «lui aveva in realtà creato una moderna linea internet tipo wifi» ha detto Fausto D’Angelo, presidente dell’Associazione Nazionale Radioamatori Comunicazioni, emozionato e gioioso per questa bella occasione.
«Oggi continuiamo ad utilizzare le stesse tecnologie di Marconi per quello che sono le emergenze – ha concluso D’Angelo – perché in caso di emergenza le telecomunicazioni quelle semplici fatte con un’antenna non smettono mai di funzionare rispetto alle normali telecomunicazioni»
È intervenuto anche il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato Vaticano. «Una trentina di anni fa – ha detto il cardinale – ero nunzio in Ghana e ogni mattina alle 8 eravamo collegati attraverso la radio e così le diocesi più sperdute potevano avere notizie e darne. I frati conventuali avevamo una missione fuori dal mondo e avevano solo una radio che trasmetteva in Italia e alcuni di loro vennero messi in prigione perché pensavano che volessero fare una rivoluzione».
Sono intervenuti per l’occasione tutte le autorità di Castel Gandolfo, civili e religiose, il figlio della principessa Elettra Marconi, Guglielmo Giovannelli Marconi, con la moglie Vittoria, il vescovo di Albano Marcello Semeraro, i volontari dell’Associazione Radioamatori Comunicazioni, la protezione civile locale e l’intera giunta comunale, con il sindaco Milvia Monachesi e il direttore delle Ville Pontificie Andrea Tamburelli a fare gli onori di casa.
La principessa Elettra Marconi, alla soglia degli 89 anni, ma sempre attenta e zelante nel ricordare il grande padre e scienziato, ha ringraziato tutti i presenti visibilmente emozionata per l’importante riconoscimento che gli è stato consegnato dalla cittadina di Castel Gandolfo a cui è molto legata fin da bambina, dove fu battezzata da Papa Pio XI nel Palazzo Pontificio, lo stesso dove ieri sera gli è stata consegnata la cittadinanza onoraria. «La nostra Amministrazione, nella ricorrenza dell’80esimo anno della scomparsa del Premio Nobel e inventore delle radiocomunicazioni Guglielmo Marconi ha scelto di conferire il titolo di Cittadina Onoraria proprio alla sua Elettra, onorificenza concessa dal Comune a persone legate alla città castellana e che hanno dato lustro e prestigio al nostro splendido paese» ha concluso la sindaca Milvia Monachesi.