La sala teatro Vittoria di Marino ha una “mission” particolare rispetto ad altri spazi teatrali comunali di Roma e provincia. Questo si è evinto abbastanza chiaramente dalle prime due Stagioni teatrali. Il progetto biennale delle Officine Culturali della Regione Lazio dal titolo “Dalle Radici agli Orizzonti” ha gettato le basi per l’impostazione di future programmazioni. Il progetto regionale, terminato il 15 giugno 2019 con la presentazione del Saggio di fine anno del laboratorio Teatrarte, ha visto la partecipazione di centinaia di persone che hanno collaborato in tutto questo tempo, per rendere speciale, unica ed irripetibile la programmazione e l’attività del teatro comunale di Marino. Compagnie di livello internazionale hanno calcato il palcoscenico di uno spazio, per alcuni aspetti ancora in allestimento. Associazioni locali che hanno contribuito non poco alla crescita culturale, aprendosi al confronto con realtà esterne senza timori né chiusure. Un ringraziamento particolare va agli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado che hanno interagito con lo spazio e partecipato agli spettacoli proposti; ai docenti che hanno lavorato alacremente per contrastare, a volte, la pigra indolenza generata anche dal momento storico-culturale. Qualche giorno fa, centinaia di alunni ed alunne degli Istituti Comprensivi Marino Centro e Santa Maria delle Mole hanno partecipato alle matinée del Teatro dell’Applauso, organizzate nell’ambito della Stagione 2019-2020. Sarebbe ingiusto, però, non ricordare anche tutti quei studenti e studentesse che, animate invece da una genuina, entusiasta curiosità, sono venute a teatro, a vedere gli spettacoli e a partecipare alle attività.
“Il dilemma che attanaglia tutti noi, operatori teatrali, è in che modo coniugare la nostra funzione sociale, offrendo un servizio alla collettività che presuppone tanto impegno e lavoro con quel fervore interiore, mai appagato, sempre insoddisfatto, della nostra ricerca artistica, continuamente lacerata da sentimenti contrastanti”, spiega l’associazione Artemista. “Abbiamo voluto tenacemente, direi, caparbiamente, inaugurarlo (il Teatro Studio N.d.A.) perché i bambini quando vogliono venire alla vita, quando vogliono nascere, quando vogliono venire alla luce, lo chiedono, chiedono la vita quando sono pronti ad essere vivi: impossibile trovare migliori parole di queste per descrivere quello che abbiamo cercato di fare con la Sala Teatro Vittoria”.
“In forza dell’esperienza acquisita nelle scorse due stagioni, il binomio “Radici-Orizzonti” risulta vincente ed è, a nostro avviso, la strada giusta per resistere nel tempo e non essere costretti a chiudere lo spazio dopo una manciata di stagioni. Se da una parte è importante coinvolgere la comunità autoctona – cosa tutt’altro che facile – dall’altra è fondamentale procedere per tematiche disegnando una cornice progettuale, per dare organicità e spessore alle stagioni programmate. Questa stagione in corso prevede il Progetto D.A.C. (Drammaturgia Anglofona Contemporanea) in collaborazione con la Dallas University che partirà a Gennaio per concludersi a fine aprile 2020 con le messinscene bilingui”. Gli interessati a partecipare al progetto gratuito possono scrivere a [email protected].