Le sardine di Latina che hanno avuto l’idea sono quattro ragazzi di età compresa tra i 25 e i 32 anni che preferiscono restare anonimi, un po’ per sottolineare l’importanza del fatto che “tutti siamo sardine” dicono, un po’ per timore che possano essere minacciati o intimiditi come accaduto ad alcuni organizzatori di Bologna.
«Abbiamo creato il gruppo un po’ per gioco – racconta l’amministratrice del gruppo, che ci tiene a non avere tutti i meriti per lei – arrivando invece a toccare i 600 iscritti solo nella prima serata”. Ad oggi risultano sul gruppo 3400 persone. Su Facebook gira la locandina di una data di un evento, ma sarebbe un fake. «Crediamo ci sia prima bisogno di far sapere a più persone possibile della nostra esistenza. Abbiamo preso contatti con le sardine originali per seguire il giusto iter per organizzare una manifestazione. Non appena avremo l’ok e saremo certi di una massiccia presenza procederemo con l’evento. I partiti sono ben accetti, ma senza bandiere».
Ma, chi sono le sardine e per cosa protestano? «Siamo persone legate da un filo rosso, che è quello dei valori. Siamo contrari a chi in Italia è razzista, xenofobo e fascista e siamo a favore dei valori della democrazia e della Costituzione. Salvini e la Lega sono i rappresentanti di questo tipo di approccio che noi non condividiamo, ma non sono solo loro». La protesta, ci tengono a precisare gli organizzatori, non è nei confronti di politici di Latina. «Al momento a Latina la Lega non governa e non conosciamo i nomi dei politici del partito locale – continuano -. Non abbiamo nomi di persone da fare, ma anche qui sentiamo nell’aria un atteggiamento sbagliato di come vedere il mondo, che non è lo stesso pensiero delle sardine».