Due incontri nel giro di 24 ore sulla questione del cimitero. È il risultato del caos che si è creato dopo l’affissione su centinaia di tombe da parte di Ipogeo, nelle settimane scorse, degli avvisi di presentazione ai concessionari dei loculi che secondo il gestore sarebbero scadute. Pena l’estumulazione dei defunti.
Ieri si è tenuto un affollato incontro in Comune, presso la Sala De Pasquale, dove erano presenti il sindaco Damiano Coletta, l’assessore Emilio Ranieri, i rappresentanti di Massimo Cusumano del Codaconse e Laura Ardia di Federconsumatori, insieme alle avvocatesse Veronica De Stefano e Fiorella Bianchi. L’appuntamento in Comune era rivolto a tutti i cittadini, che chiedono chiarimenti sulla questione, che non è semplice né sembra di immediata risoluzione. Per almeno due motivi: se da un lato la legge impone la non retroattività dei regolamenti, dall’altra la recente giurisprudenza con alcune sentenze sembra aver preso una direzione differente. Quindi la questione è tutt’altro che chiara.
In secondo luogo, per le concessioni “scadute” c’è il problema dell’assenza del contratto: gli utenti hanno soltanto ricevute (non per loro colpa, ma perché prima funzionava così), e quindi sono privi di contratto. E i contratti vanno fatti, per una questione di ricognizione delle tombe.
Uno stop abbastanza netto è invece emerso per quel che riguarda la minaccia delle estumulazioni: è vero che sono previste dal regolamento del 2008 che ha affidato a Ipogeo la gestione del cimitero, ma è vero ugualmente che ogni estumulazione dovrebbe passare prima da un’approvazione di tipo amministrativo, passando quindi al vaglio del Comune di Latina. Che invece è intenzionato ad andarci con i piedi di piombo, dando un supporto tecnico-legale al Rup.
L’altro incontro si è tenuto invece al circolo cittadino, mercoledì pomeriggio, con associazione Codici e Partito Comunista, che stanno seguendo la storia da una prospettiva diversa: stanno raccogliendo firme e dando assistenza legale a quei cittadini che la richiedono in vista di un eventuale contenzioso.