Questa struttura, inaugurata il 18 dicembre 2018, “nasce da un’intuizione straordinaria dei sindaci dei tre comuni Albano, Ariccia e Genzano che avrebbero rinunciato volentieri all’ospedale piccolo di prossimità per realizzarne uno più grande, più dotato e avanzato. Un disegno- continua Mostarda- che ha avuto bisogno di parecchio tempo per essere realizzato”. Infatti, l’ospedale dei Castelli ha fatto parlare molto di sè, “perchè c’era tanto scetticismo nella popolazione e anche nei professionisti, nelle organizzazioni sindacali, di volontariato e negli enti locali” sui suoi tempi di realizzazione. “Siamo passati per una fase di grande scetticismo, anche quando abbiamo inaugurato- racconta Mostarda- tuttavia l’accelerazione dell’azienda pubblica che ha deciso di lanciarsi in questa sfida piantando una bandierina 18 mesi prima dell’apertura ha generato una serie di energie”.
I dati dell’Ospedale dei Castelli, al 31 agosto 2019, confermano che la struttura cresce in volumi di produzione, fatturato, complessità degli interventi e qualità. Si contano 29.433 accessi al Pronto soccorso, 1.828 procedure chirurgiche, 4.400 ricoveri, 392 nascite. Il 47% dell’aumento del fatturato aziendale (cresciuto del 19%) è da attribuire all’Ospedale dei Castelli. Dall’apertura sono stati assunti 146 professionisti tra medici, infermieri tecnici e operatori socio sanitari. Le procedure di reclutamento in funzione dell’aumento di 52 posti letto, porteranno la struttura ad ospitare complessivamente 206 posti letto. Saranno, inoltre, 77 i reclutamenti per l’intera Asl, che verranno effettuati tramite mobilità dalla Asl Roma 6, e 43 quelli che avverranno tramite concorsi. Sono invece 89 le assunzioni previste con bandi programmati in aggregazione con le Asl Roma 4 e 5, fra mobilità e concorsi, sempre per l’intera Asl.
L’Ospedale dei Castelli “si lascia visitare con piacere- aggiunge il neuropsichiatra- è una macchina importante, architettonicamente molto avanzata e moderna. Continuiamo a reclutare professionisti del miglior livello possibile che abbiamo a disposizione- precisa il direttore generale della Asl Roma 6- e stiamo continuando a fare concorsi per i primari. Ne abbiamo già presi 10 ex novo e continueremo nella selezione di professionisti di alta fascia, anche degli infermieri giovani esperti”. L’età media dei professionisti nel servizio sanitario regionale “supera i 52 anni. Poter avere dei professionisti della salute che invece hanno un’età decisamente più bassa- conclude Mostarda- significa avere una popolazione di professionisti ultra formata con passione, energia e motivazione”.