“Una delibera emanata in totale assenza di trasparenza – aggiungono – in modalità ben lontane da quel “tavolo permanente” più volte indicato dal Sindaco come modalità condivisa per affrontare le criticita dell’azienda, come riscontrabile nel Resoconto della procedura di conciliazione redatto dalla Prefettura di Rom”a.
E ancora: “L’amministrazione di Frascati in completa dissociazione, da una parte riconosce il know how delle lavoratrici e dei lavoratori della STS come un valore prezioso per il comune ma soprattutto per la cittadinanza e dall’altra li tratta come un mero costo, facendo gravare su di loro addirittura il risanamento dell’Ente che quotidianamente contribuiscono a tenere in piedi. E mentre le Rappresentanze Sindacali e i dipendenti STS, pur manifestando fin da subito il loro disappunto per le perversità perpetrate dai vertici dell’Azienda e dall’Amministrazione, con spirito di responsabilità e con il fine ultimo della salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori della STS hanno mostrato in più occasioni la disponibilità a trovare una strada da perseguire per ripianare aberrazioni gestionali ed economiche, almeno pari a quelle perpetrate nell’economia dell’ente, (così come fatto e dichiarato in ultima occasione in prefettura il 25 ottobre e nell’incontro con l’azienda il 30 ottobre, solo 5 giorni prima della pubblicazione della Delibera) l’Amministrazione Comunale, tramando di nascosto ed in modo mendace, vanifica il lavoro fatto fin ora a salvaguardia dell’Azienda. Alla luce di tutto questo, ormai percorse tutte le strade di dialogo costruttivo e per trovare la giusta connotazione e legittimità delle azioni, rivendicando la giusta tutela dei diritti dei lavoratori e per dire che non può esistere alcun accordo se l’Amministrazione disconosce le sue stesse dichiarazioni, si chiede l’immediata revoca della Delibera di Giunta in questione, e che si mantengano gli impegni presi in Prefettura. In difetto di ciò, nei tempi strettamente necessari agli atti formali, si proclameranno le ormai irrinunciabili azioni di sciopero del personale e un presidio permanente a tutela del posto di lavoro di 100 persone e della tenuta dell’Azienda”.