Il sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Travaglini ha stabilito di non convalidare il sequestro della lavanderia, scrivendo che “dai dati disponibili non appare dimostrato che la colorazione delle acque reflue sia risultata pericolosa per le persone e che siano stati superati i parametri relativi alla sostanza (…) in attesa dell’esito delle analisi relative ai campionamenti delle acque reflue che dovrebbero essere stati eseguiti all’atto del controllo del 19 ottobre 2019″.
La colorazione bluastra dell’acqua del fosso del Sughereto era stata segnalata alcuni giorni fa da un passante alle forze dell’ordine, che subito avevano intuito la natura industriale della sostanza. “All’interno delle vasche dell’impianto è stata rinvenuta la medesima sostanza, sia per colore che per consistenza, riscontrata all’interno del fosso”, hanno scritto i carabinieri forestali di Rocca di Papa, precisando che “Sono in corso attività tecniche volte ad accertare con precisione la natura dei reflui al fine di verificare la consistenza dei danni provocati al corso d’acqua e all’ambiente circostante”. Il 22 ottobre il sostituto procuratore del tribunale di Velletri non ha convalidato il sequestro dell’impianto. Le indagini proseguono.