In occasione dei banchetti di informazione organizzati sul territorio della Città castellana l’Associazione “Castelgandolfo in Movimento” ha raccolto numerose segnalazioni da parte dei cittadini in merito allo stato di degrado e di abbandono in cui versa l’ex stabilimento balneare “Spiaggia Verde “. ” La situazione dell’area era nota già da tempo al sottoscritto, dice il coordinatore del movimento cittadino Fabio Angeletti, ed è stata subito fatta oggetto di varie segnalazioni rivolte agli organi competenti quali : Sindaco di Castel Gandolfo, al Sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, al Presidente della Regione Lazio, al Parco Regionale dei Castelli Romani, all’ASL RM 6, al Corpo Associato di Polizia Locale Albano Laziale e Castel Gandolfo e anche ai Carabinieri, senza ottenere, dagli stessi, alcuna risposta. All’area si accede con estrema facilità da Via dei Pescatori. Non ci sono barriere che ne ostacolino l’ingresso e l’intera area, raggiungibile anche via lago, continua ad essere frequentata da persone di dubbia moralità (presenza di siringhe disseminate ovunque) e da pescatori. Questi ultimi in barba all’ordinanza di divieto di pesca “ad uso alimentare” emessa dal Suo ufficio e tutt’oggi ancora in vigore. Il luogo in questione si presenta completamente abbandonato e, oltre ad ospitare insetti le cui punture provocano fastidiosi pruriti, è anche sommerso da alta vegetazione, suppellettili di varia natura e grandezza, rifiuti ed escrementi di ogni genere e provenienza. A pelo dell’acqua si notano fuoriuscire i resti di quello che era il vecchio approdo delle barche; sono facilmente visibili pericolosi spuntoni di ferro e pali innocenti circondati da mascelle di legno dalle quali fuoriescono numerosi chiodi “, continua Angeletti . Dalla sequenza fotografica fornita dall’Associazione Castelgandolfo in Movimento è facilmente visibile una sorta di capanno (ora composto da legno fradicio) usato dai frequentatori dell’area verosimilmente come riparo dalle intemperie. Al suo interno una discarica a cielo aperto . ” Per quanto ho esposto e denunciato chiedo alle autorità preposte, conclude Angeletti, al fine di tutelare l’incolumità e la salute pubblica, di voler interessare gli uffici competenti al fine di procedere rapidamente ad una bonifica completa avvalendosi degli strumenti che l’attuale legislazione le mette a sua completa disposizione” .
18/10/2019