Non ce l’ha fatta Eagle, così era stato chiamato dai suoi soccorritori domenica scorsa, il gabbiano ferito a colpi di fucile sul lungolago di Castel Gandolfo. C’è l’ha messa tutta l’animale per sopravvivere, ha tentato più volte di mettersi sulle zampe per volare, così come c’è l’hanno messa tutta i suoi soccorritori per salvarlo, che hanno passato la domenica pomeriggio fino alle prime ore della sera sulla spiaggia del lago ad accudirlo, i poliziotti della volante di Albano, una giovane signora romena, un fotoreporter della zona. i veterinari della Asl Roma 6. E’ morto l’altro ieri pomeriggio in una clinica veterinaria di Cinecittà, a causa dei pallini di cartuccia per la caccia alla penna, che lo hanno attinto in più parti del corpo poco prima di cadere al suolo. Questa volta la solidarietà umana, tutto l’impegno dei soccorritori, non sono bastati a salvargli la vita, ha vinto sulla sua voglia di volare ed essere libero nei cieli dei Castelli Romani, la cattiveria e la spietatezza di due mani umane che lo hanno colpito con ferocia e viltà, mentre volava libero sul lago di Castel Gandolfo.
18/10/2019