Al vertice dell’organizzazione – secondo gli inquirenti – ci sarebbe l’amministratore di una ditta pontina specializzata nella vendita e distribuzione di carburanti ove il combustibile veniva depositato. La zona del Pontino è ritenuta dagli investigatori il centro delle attività illecite di stoccaggio, prima che il carburante venisse poi rimesso in circolazione e portato nelle diverse pompe che accettavano di acquistarlo.
Le dieci misure cautelari eseguite riguardano nello specifico 7 italiani, residenti ad Ardea, Pomezia, Torvajanica, Anzio, Latina, Aprilia e Salerno, e 3 stranieri, due di nazionalità polacca ed uno romena: per tutti l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’accise sui carburanti impiegati per alimentare veicoli industriali. Inoltre è stato disposto dall’Autorità giudiziaria il sequestro di due depositi, situati a Latina, dove è stato accertato venisse stoccato il carburante. Sono stati anche sequestrati tutti i conti correnti legati a indagati e relative società coinvolte nell’indagine.