Il termine ‘periferia’ deve essere cancellato dal dizionario, Roma è un’unica grande città”. Parola di Roberta Della Casa, minisindaca del IV Municipio. Che in un’intervista esclusiva rilasciata al Caffè di Roma rispedisce al mittente le accuse sulla vicenda Casale Alba1. Con tanto di querela per le opposizioni.
Presidente, partiamo proprio dalla questione della delibera sul Casale Alba1. Le opposizioni le contestano una gestione “personalistica” e chiedono le sue dimissioni. Come risponde?
“Ho presentato delle querele rispetto agli attacchi delle opposizioni, questa amministrazione agisce nella legalità e non sono tollerabili allusioni su eventuali accordi. Con la delibera Casale Alba1 si voleva applicare la concessione per la valorizzazione, un metodo previsto dalla legge che consente l’affidamento con bando a un’associazione o una società, che ristruttura a sue spese ed eroga poi un servizio. In questo caso, si prevedeva un progetto sociale e di inclusione, con l’avviamento al lavoro di soggetti svantaggiati”.
Per quale motivo, allora, i suoi colleghi M5S hanno votato contro “per motivi di merito e di metodo”?
“La prima volta in cui la delibera è arrivata in aula è stata emendata anche dai consiglieri di maggioranza che ne hanno addirittura ampliato il raggio di interesse. Questa bocciatura arriva quindi in maniera inaspettata e bizzarra. Posso pensare che ci siano state delle motivazioni proprie, rispetto al confronto con le altre forze politiche”.
Che cosa intende?
“In particolare il centrosinistra era contrario. Il Pd e alcuni centri sociali hanno protestato in maniera accesa. Evidentemente, queste proteste sono state molto convincenti”.
Pensa che i suoi consiglieri 5stelle stiano passando al Pd?
“Non voglio pensare nulla, siamo tutti liberi di scegliere da che parte stare e un consigliere ha facoltà di cambiare gruppo. Registro che, in questo caso, è stata appoggiata la linea dell’opposizione”.
Si è sempre detta intenzionata a cambiare il volto dei quartieri dormitorio, facendoli vivere attraverso la cultura. Quali tempi si prevedono per il recupero del Casale della Cervelletta, del quale ha parlato pochi giorni fa in un incontro pubblico alla Vaccheria Nardi?
“Non si può pensare di far crescere i territori senza la cultura e noi stiamo investendo moltissimo. Casale della Cervelletta è un luogo di grande interesse. Con il Comune abbiamo trovato 220mila euro già stanziati e disponibili ma fermi da anni. Noi, invece, li impiegheremo per la messa in sicurezza e per un progetto condiviso con associazioni e cittadini”.
Dal IV Municipio dipendono 130 istituti scolastici. Quali iniziative sono previste, in particolare per le normative sulla sicurezza?
“La manutenzione delle scuole è costante e stiamo andando avanti spediti, ristrutturando anche le palestre scolastiche. Abbiamo iniziato gli adeguamenti alla normativa antincendio, su alcune strutture i lavori partiranno proprio nelle prossime settimane e abbiamo chiesto ulteriori fondi per il 2020”.
Case popolari, a settembre aveva annunciato un milione di euro per la manutenzione, in particolare a via Diego Angeli e via dell’Albuccione. Come saranno spesi e con quali tempistiche?
“Si arriva a un milione e mezzo, con l’aggiunta del Campidoglio. I lavori sono già in corso, in particolare laddove erano state segnalate situazioni urgenti. A via Angeli sono partiti i cantieri per intonaci e sottobalconi, in questi giorni parte la ristrutturazione di via Gigliotti a San Basilio e dell’impianto fognario in zona Albuccione, oltre ai piccoli interventi nei singoli appartamenti in base alle segnalazioni quotidiane”.
Appena eletta aveva dichiarato: “Vorrei eliminare il termine ‘periferia’, siamo tutti cittadini romani e basta”. A tre anni dalla sua elezione, pensa di aver reso il IV municipio un po’ meno ‘periferia’ e un po’ più ‘Roma’?
“Credo di sì. I cambiamenti richiedono tempo, specie in un territorio abbandonato da anni, ma noi stiamo investendo tanto sia in senso civico che culturale, anche in eventi che portano i cittadini a riappropriarsi dei propri spazi. Il termine ‘periferia’ deve essere cancellato dal dizionario, Roma è un’unica grande città. È questa la strada sulla quale proseguire”.
Barbara Laurenzi