IMMOBILI OCCUPATI
Il quadro è questo: sono 82 gli immobili occupati in città, su 23 gravano decreti di sgombero contenuti nel Programma degli interventi approvato dal Prefetto di Roma col “Decreto Sicurezza”. Si è partiti a luglio con un blitz nell’ex scuola di via Cardinal Capranica, a Primavalle, occupata dal 2013, dove trecento uomini in divisa hanno sfollato un centinaio di persone per lo più immigrati, compresi decine di bambini che frequentavano la scuola del quartiere. E se per Casapound da anni insediato nell’edificio di via Napoleone III, nel cuore della città, non ci sono evacuazioni urgenti in vista (per ora è stata rimossa solo la scritta che rivendicava l’occupazione), per “Lucha y Siesta” il centro che accoglie all’interno di un palazzo di Atac occupato a Cinecittà donne con un passato di violenze sembra già scattato il conto alla rovescia. DISTACCO DELLE UTENZE La sindaca Virginia Raggi, dopo mesi di appuntamenti saltati, nei giorni scorsi ha incontrato le 15 donne e relativi bambini ospiti ventilando il trasferimento in più alloggi. Dalla sindaca comunque nessuna risposta alla proposta di avallare in favore del centro anti-violenza, divenuto anche polo culturale, un diritto di prelazione sull’edificio in vista della vendita. Un Comitato nato in favore dell’acquisto, battezzato “Lucha alla Città” e sostenuto per ora da un migliaio di iscritti, ha, infatti, lanciato un crowdfunding e indetto una assemblea in sede per il 27 ottobre. Il rischio del distacco delle utenze, fatto slittare una prima volta, nel frattempo, permane.
LA POSIZIONE DELLA GIUNTA RAGGI
A una prima assemblea pubblica era intervenuta la delegata della sindaca di Roma alle Politiche di Genere, Lorenza Fruci: “Qui ci troviamo di fronte a una decisione del tribunale fallimentare”, aveva chiarito, “Benvenga il comitato, potrà facilitare il dialogo con le istituzioni. Atac, a seguito della nomina delle liquidatrici ha effettuato un sopralluogo in questa struttura e in quel frangente, proprio per le loro condizione di occupanti, le ospiti non si sono fatte identificare. Questo ha causato un’accelerazione da parte del tribunale, che è l’unico ente incaricato a decidere tempistiche e modalità delle pratiche di sgombero”.
PD: “VOGLIAMO CONOSCERE IL PIANO SGOMBERI”
Nessuna risposta in Campidoglio anche per la proposta avanzata per il palazzo di via del Caravaggio. La Oriental Finance si era resa disponibile a risolvere la questione occupazione offrendosi di trasformare, a sue spese, il palazzo destinato ad uffici pubblici in abitazioni per consentire agli occupanti di continuare a vivere all’interno, ma in alloggi più dignitosi, e garantirsi anche un rientro economico. Un tema politico caldo quello degli sgomberi. Il gruppo del Pd in Campidoglio, presieduto da Giulio Pelonzi, ha firmato vari mozioni sull’argomento rivolgendo un appello alla Raggi e a Sara Seccia, vice presidente vicaria dell’Assemblea capitolina: “L’assemblea capitolina deve essere messa nelle condizioni di conoscere tutti gli aspetti organizzativi e finanziari del Piano Sgomberi”. “Che venga quindi programmata una discussione in Assemblea Capitolina con avvertenza che in caso contrario il gruppo capitolino del Partito Democratico, ritenendo gli atti in essere nulli, li impugnerà dinanzi al Tar, segnalandoli alla Corte dei Conti”. Altri guai in vista.
Marta Volo