Ormai da due anni, oltre 400 abitanti di La Gogna e oltre un centinaio della zona Fossignano 5 (Le Salzare) aderendo alle sollecitazioni dell’amministrazione – in particolare l’avviso pubblico del novembre 2017 – hanno realizzato il preallaccio della propria abitazione alla rete fognaria sobbarcandosi oneri che hanno pesato sull’economia familiare, ma hanno affrontato quella spesa vedendo la contropartita nel miglioramento della condizione ambientale e nella eliminazione dei costi per lo svuotamento periodico delle fosse biologiche.
“PRESI IN GIRO DAL COMUNE”
“Quell’avviso che comunicava la prossima entrata in funzione del depuratore e il suo passaggio alla gestione della società Acqualatina, ancora oggi, per una serie errori, inadempienze, inefficienze di chi è da anni al governo della città, si è dimostrato una presa in giro per i cittadini”, spiega il direttivo del consorzio in una nota. “Il depuratore non è infatti ancora entrato in funzione e la rete fognaria non è utilizzabile, la condizione ambientale è addirittura peggiorata e i cittadini hanno dovuto continuare a pagare lo svuotamento delle fosse biologiche”.
Lo stato di tensione e la rabbia fra i cittadini è ormai giunta al massimo, “per il modo – aggiunge il direttivo – in cui il problema è stato affrontato e gestito in particolare nel corso del 2019”.
PIANO DI AZIONE DISATTESO
E ancora: “La costante pressione esercitata nel corso di tutto il 2018 dal Consorzio sull’amministrazione comunale, affinché a quell’avviso seguissero i fatti, ha prodotto a inizio 2019 un “piano di azione” concordato dal Comune con Acqualatina, che prevedeva la messa in funzione e il passaggio di gestione del depuratore al 30 aprile 2019: scadenza trascorsa senza un nulla di fatto. Stessa sorte hanno avuto tutte le altre scadenze che di settimana in settimana venivano fissate a seguito di incontri del Consorzio con l’assessorato ai Lavori pubblici fino a quella che si sta oggi concludendo, senza arrivare all’evento tanto atteso dai cittadini”.
“INTERVENGA IL SINDACO”
Con la manifestazione del 24 ottobre il consorzio vuole ottenere dal sindaco un intervento sulle cause che impediscono la positiva conclusione di questa vicenda e “faccia quanto di sua competenza per rimuoverle e dare finalmente ai cittadini la soluzione che aspettano da due anni”.
Prima della manifestazione il consorzio convocherà la stampa per mettere in evidenza “i limiti e l’insufficiente iniziativa dell’amministrazione comunale sui problemi del risanamento delle borgate, le cui conseguenze non pagano soltanto i cittadini de La Gogna, ma la generalità dei cittadini delle borgate”.