Il Municipio III di Roma continua a fare i conti con l’annoso problema della movida molesta, fenomeno che interessa diversi quartieri del quadrante nord-est della Capitale. Su tutti, Montesacro, Città Giardino, Conca d’Oro e Val Melaina. Le prime due aree sono ormai divenute delle vere e proprie piazze di spaccio, discoteche a cielo aperto in cui il degrado regna sovrano. Solo in piazza Menenio Agrippa e in viale Gottardo poi, ci sono sedici locali dislocati in appena 500 metri. Una presenza commerciale massiccia, che non può che favorire schiamazzi, risse notturne e atti di vandalismo. Così, mentre alcuni ragazzi consumano indisturbati diverse dosi di droga sui muretti dei comprensori, altri ne approfittano per urinare sulle automobili parcheggiate lungo il ciglio della strada o, in alcuni casi, per masturbarsi nei pressi dei portoni dei vari complessi abitativi. Senza contare le aggressioni verbali, gli atti intimidatori e i pestaggi che si verificano regolarmente nel cuore della notte. Ma non è tutto; a partire dalle prime ore della sera, la corretta viabilità della zona risulta seriamente compromessa. Auto posteggiate in doppia se non in tripla fila, divieti di sosta non rispettati, l’impossibilità per un eventuale mezzo di soccorso di passare per prestare aiuto a chi ne avesse bisogno. Tante le segnalazioni e le denunce effettuate dai cittadini presso le autorità competenti, nella maggior parte dei casi risoltesi in un nulla di fatto. La vita di decine, se non centinaia di persone, trasformata in mera sopravvivenza, mentre il degrado regna incontrastato: “Assistiamo inermi ai tanti episodi di illegalità che ogni sera minano la tranquillità del nostro quartiere – dichiarano gli esponenti del CdQ Città Giardino – Le forze dell’ordine, così come le istituzioni, ci hanno abbandonati, ma noi non ci arrenderemo, la lotta per la legalità ed il decoro non si fermerà”. Situazione analoga nelle vicinanze delle ultime due stazioni della linea metropolitana B1 di Roma, entrambe teatro di bivacchi molesti. In piazza Conca d’Oro non è infatti difficile incappare in bottiglie di vetro e siringhe gettate a terra, occultate nelle vicine aiuole o abbandonate nei pressi dei pannelli adiacenti alla stazione della metro. Questi ultimi, presi periodicamente d’assalto dai vandali, sono stati più volte divelti o imbrattati, mentre le panchine e i muretti sono ormai ridotti ad autentiche pattumiere. Stessa sorte per l’area giochi ubicata di fronte alla stazione Jonio, perennemente preda dell’incuria. Spesso sommersa da buste stracolme di rifiuti, si è gradualmente tramutata nel punto di ritrovo di numerose persone senza fissa dimora che non mancano di abbandonare bottiglie di vetro e spazzatura di vario genere a ridosso di scivoli e altalene. Senza tralasciare i materassi issati sui muretti, sulle recinzioni e sulle scale che collegano il parco alla fermata degli autobus Atac Val Melaina – Ventotene, utilizzati per coricarsi, tra gli sguardi sbigottiti dei passanti.
Andrea Lepone
11/10/2019