Il tragico fatto accadde ad ottobre dello scorso anno, la notte tra il 13 e il 14, era un sabato, quando a causa di una fuga di gas, il camino acceso e l’ambiente saturo di gas, scoppiò la casa al primo piano di Alessandro Abbatini, l’allenatore 48enne della Vis Velletri e figlio del grande calciatore genzanese Bruno Abbatini (detto Schiccherò). Abbatini morì dopo alcuni giorni di ricovero al Sant’Eugenio con ustioni su gran parte del corpo e per i gravi traumi subiti nell’esplosione e nella caduta del solaio al piano di sotto. La donna che era con lui, una romana di 41 anni, si salvò ma rimase ferita gravemente dopo che lo scoppio la catapultò a 20 metri di distanza dalla finestra che stava aprendo, sulla sottostante piazza. Fu soccorsa da alcuni passanti e poi dal 118.
Le indagini sono state seguite dalla polizia di Genzano, sul posto intervennero poco dopo la mezzanotte i vigili del fuoco di Velletri per i primi soccorsi, insieme ai colleghi di Nemi e Marino e alla protezione civile di Genzano. Alle indagini e ai vari sopralluoghi sono stati sempre presenti anche gli agenti della polizia locale e i tecnici dell’ufficio tecnico comunale.