Dopo soli tre giorni dal suo insediamento l’architetto Fabrizio Ferretti si è dimesso dall’incarico di nuovo direttore del Parco Dei Castelli Romani. Era stato nominato con la deliberazione n.46 del 30 settembre scorso sottoscritta da Gianluigi Peduto e Paolo Lupino, rispettivamente presidente e direttore dell’Ente Parco (appena andato in pensione), ma ha lasciato l’importante ruolo apicale nel corso della giornata di ieri, giovedì 3 ottobre. E’ quanto confermano a il Caffè fonti regionali che preferiscono non comparire. Ferretti è un dirigente dell’Ente Parco, ma soprattutto aveva assunto tale carica per la seconda volta. Difatti era stato già direttore del Parco nel 2011. Nel corso del primo mandato, Fabrizio Ferretti balzò all’onore delle cronache per aver rinunciato a ben 1,8 milioni di euro di finanziamenti regionali che sarebbero serviti al Parco per dotarsi di strutture e percorsi in grado di attirare turismo e creare posti di lavoro. In particolare, 380mila euro per istituire il punto informativo di Grotticelle, 367mila euro per quello del Vivaro, 426mila euro per il recupero del Ninfeo Bergantino sul lago Albano (grotta naturale composta al suo interno da una vasca rotonda decorata a mosaico e da un basamento di pietra), 600mila euro per la sentieristica, etc.
LA LETTERA DI RINUNCIA
“Si comunica – scrisse Ferretti in una lettera di fuoco inviata alla Regione – che l’Ente scrivente rinuncia ai finanziamenti. Si rimettono quindi a disposizione della Regione Lazio i fondi assegnati per gli interventi in oggetto”. Nel 2011, Ferretti venne promosso alla guida del Parco dei Castelli dall’allora Giunta Regionale di centro-destra guidata da Renata Polverini, ai tempi in cui Marco Mattei, ex sindaco di Albano, era assessore regionale all’ambiente e Matteo Orciuoli, probabile candidato unico del centro-destra alle elezioni amministrative albanensi del 2020, commissario dell’Ente Parco. In questa seconda occasione, Ferretti era stato promosso alla guida dell’Ente Parco dalla Giunta regionale di centro-sinistra guidata da Nicola Zingaretti. Alla base di queste veloci dimissioni, ci sarebbero presunte e fortissime tensioni politiche. Ad oggi l’Ente Parco dei Castelli è di nuovo senza una guida.
Abbiamo più volte provato a sentire Gianluigi Peduto, presidente dell’Ente Parco, per chiedere spiegazioni, ma risulta irreperibile al telefono.