Ha dell’incredibile quanto continua ad accadere con il teatro Gabriele D’Annunzio di Latina, chiuso da quattro anni e che non si riesce a riaprire. L’ultima novità è che al Comune sarebbe stato detto, informalmente e in forma orale, di aspettare a presentare la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) se non era in possesso dei certificati di omologazione antincendio delle poltrone di marca Frau del teatro, realizzate alla metà degli anni ’80. I Vigili del Fuoco, dunque, avrebbero consigliato all’Ente di piazza del Popolo di reperire prima le carte di trent’anni fa per non rischiare di avere un diniego. L’ennesimo. Questo nuovo “appunto” crea non pochi problemi. Il primo è di credibilità: la data della riapertura del teatro non arriva mai e i continui annunci degli assessori in carica risultano sempre smentiti dai fatti. Il secondo è un vero e proprio danno economico per il Comune e per gli spettatori, come quello che si è verificato lo scorso anno quando la stagione teatrale è stata spostata al teatro Moderno a causa del perdurare degli interventi in corso al D’Annunzio, con spettacoli diversi da quelli annunciati nel cartellone, con buona pace degli abbonati. Quest’anno la situazione sembra essere la stessa e, probabilmente, a causa dell’incertezza della riapertura, il Comune non programmerà spettacoli al D’Annunzio. «Avevamo già allegato i test e il campionamento – spiega il consigliere e presidente della commissione cultura Fabio D’Achille -, ma ci è stato consigliato di presentare le carte di trent’anni fa, perché non si fidavano dell’omologazione e volevano la certificazione. Fortunatamente abbiamo ritrovato le carte e anche una pubblicità Frau che mostrava, su una rivista specializzata, proprio le poltrone del teatro D’Annunzio. Presenteremo anche questi documenti, ma ci domandiamo come mai per trent’anni queste cose non sono state pretese da nessuno e ora tutto è un problema». Effettivamente, ripercorrere la questione teatro da quando è in carica l’amministrazione Coletta pone qualche interrogativo. Ricordiamo che a chiudere il D’Annunzio e il teatro Cafaro per inagibilità era stato il commissario prefettizio Giacomo Barbato, insediatosi dopo la caduta dell’amministrazione Di Giorgi. Era il 2015. Quando si è insediato il sindaco Damiano Coletta, nel 2016, l’amministrazione ha avuto un iniziale ok da parte della commissione vigilanza, che ha autorizzato l’agibilità per pochi mesi, dopo i quali sono iniziati i lavori per il nuovo impianto antincendio. È maggio del 2017 quando i Vigili del Fuoco contestano 45 prescrizioni. Nonostante il duro lavoro per essere in regola, dopo l’annuncio della nuova stagione teatrale da parte dell’assessore Silvio Di Francia arriva la notizia della necessità di chiudere di nuovo il teatro per “lavori improrogabili”. Da novembre del 2018 a oggi il Comune completa gli interventi ed è pronto per presentare la Scia, ma arriva questo nuovo stop. I Vigili del Fuoco, dopo che il Comune ha ottemperato alle 45 prescrizioni e ha eseguito i nuovi lavori, comunicano di nuovo che forse è meglio presentare altri certificati, quelli di trent’anni prima. Insomma, sembra una questione politica oltre che di sicurezza, per la quale i Vigili del Fuoco – unici della commissione pubblico spettacolo ad avanzare di volta in volta dubbi – non si sono mai battuti durante le amministrazioni precedenti a quella di Coletta. Più di qualcuno avanza l’ipotesi che questa estrema severità potrebbe essere legata al fatto che il Comune si è costituito parte civile nel processo Olimpia, che vede imputati proprio due Vigili del Fuoco. I cittadini di Latina certamente si aspettano da entrambe le parti chiarezza e sicurezza.
2 anni di corsa contro il tempo
È da quanto il Sindaco Damiano Coletta si è insediato che l’amministrazione sta lavorando per ottemperare a tutte le richieste in materia di sicurezza e agibilità relative al teatro D’Annunzio. Dopo i lavori antincendio e le 45 prescrizioni presentate dai Vigili del Fuoco, ora arriva una nuova richiesta per il Comune: presentare il certificato di omologazione antincendio delle poltrone di marca Frau del teatro, realizzate negli anni ‘80.
26/09/2019