A settembre la vita si fa vivida tra i vigneti, tra i filari, i colori e le uve delle campagne laziali. Per la prima volta quest’anno i dati di previsione della vendemmia 2019 sono stati riuniti in un unico rapporto di Assoenologi, Ismea, Unione Italiana Vini con l’obiettivo di fornire alle imprese dati fondamentali per avviare politiche e azioni da mettere in campo. Secondo Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio), le quantità attese a fine vendemmia 2019 a livello nazionale si attestano al 16% sul totale del 2018, passando da 55 milioni a 46 milioni di ettolitri. Un calo, questo, significativo e da attribuire soprattutto alle temperature rigide e alla forte piovosità del mese di maggio, all’inverno caldo e poco piovoso e alle forti grandinate fuori stagione. Ma l’uva è sana. Le precipitazioni di fine agosto hanno infatti favorito una lenta, ma graduale maturazione dei grappoli mentre le escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno favorito uno sviluppo adeguato della parte aromatica. Così, nonostante la vendemmia meno generosa e i tanti disagi per i produttori locali, la qualità delle uve si conferma ottima e anche quest’anno l’Italia può conservare lo scettro di leader mondiale di produzione vinicola, seguita da Francia e Spagna, che registrano rispettivamente 43,4 milioni e 40 milioni di ettolitri per quest’annata.
Kiwi in pericolo con la cimice asiatica: “bisogna intervenire”
Ciò che stava danneggiando altre zone, è arrivato a colpire anche il territorio regionale, causando enormi danni anche alle nostre piantagioni. Così fanno sapere dal direttivo dell’Aspal Lazio in merito alla moria del kiwi e del nuovo insetto chiamato cimice asiatica. Si parla di un insetto originario della Cina e del Giappone, considerato molto dannoso soprattutto per i frutteti. Invece la moria delle piante di kiwi è una patologia che porta ad un progressivo deperimento della pianta, fino alla morte della stessa. Secondo il direttivo Aspal non esiste al momento nessuna cura chimica certa che possa sconfiggere queste due avversità dannose per il settore. “Ci aspettiamo l’intervento tempestivo da parte della Regione Lazio, innanzitutto con una ricognizione dei danni, fatta in accordo con i comuni, per delimitare con precisione le zone colpite ed intervenire al più presto con delle azioni mirate per combattere queste due avversità” scrive Aspal. Aspal chiede un piano straordinario, dotato di risorse adeguate, per l’erogazione degli indennizzi alle imprese colpite da queste gravi emergenze fitosanitarie, proponendo un piano di azione condiviso che possa dare delle risposte immediate alle imprese danneggiate da queste due fitopatie, a cominciare con l’autorizzazione al lancio della vespa samurai che sarebbe l’insetto antagonista della cimice asiatica.
Laura Alteri