Chiude Pediatria all’ospedale di Anzio, via anche il Pronto soccorso dei bambini
Dovrebbe essere ufficializzata domani al chiusura definitiva del reparto di pediatria presso l’Ospedale di Anzio e Nettuno. Una notizia davvero pessima per un’ospedale del Litorale da tempo vittima di un continuo svuotamento dei servizi da parte della Asl Roma 6 che non tiene in alcuna considerazione un bacino di utenti da 100mila persone, con oltre 50mila famiglie con bambini che durante l’estate raddoppia le presenze. La carenza di pediatri è il primo problema, il secondo le nascite che sono in netto calo. Da 750 l’anno di 4 anni fa alle 300 circa di quest’anno. Ma anche se i bambini non nascono ad Anzio e Nettuno il Pronto soccorso pediatrico, anch’esso pronto a chiudere, è sempre stato un punto di riferimento per il territorio con accessi continui. Ora non sarà più così. Tra l’indifferenza delle Amministrazioni comunali che continuano a restare in silenzio di fronte al crescente spostamento dei servizi ai Castelli, si perde un altro presidio sanitario. Un altro servizio e si costringono le famiglie con figli piccoli che stanno male a fare almeno mezz’ora di macchina per raggiungere il Pronto soccorso di Aprilia o di Latina che sono i più vicini. E che non attendono alcun potenziamento e offriranno anche loro un servizio peggiore, inevitabilmente aggravato dalle maggiori richieste di prestazioni. Una situazione paradossale quella dell’Ospedale di Anzio in cui i potenziamenti e gli interventi migliorativi annunciati dal Direttore generale della Asl Narciso Mostarda, restano sempre solo su carta e i tagli gravissimi che mozzano i servizi nella struttura ospedaliera già all’estremo limite (poco personale, pochi posti letto, macchinari essenziali come risonanza e tac rotti un giorno si e l’altro pure) vengono annunciati a pochi giorni dal fatto compiuto. Una gestione della sanità locale imbarazzante. Nascite zero quindi per i comuni di Anzio e Nettuno e nessun servizio di pediatria. Questo il dato con la politica che resta in silenzio.
***
“Abbiamo appreso una notizia che, se confermata, costituisce un gravissimo atto contro il diritto alla salute di centinaia di migliaia di cittadini, in primis residenti di Anzio e Nettuno: il 18 settembre chiuderà il servizio pediatra presso gli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno.
Questo comporterà, con molta probabilità, anche la chiusura del punto nascite. Chiederemo ai Sindaci di Anzio e Nettuno, a tutte le forze politiche e sociali, ad ogni cittadino di mobilitarsi per agire con velocità e fermezza contro questa vergogna che distrugge non solo la sanità pubblica locale ma anche la memoria delle città di Anzio e Nettuno. #vergogna #nessunotocchianzionettuno”. Lo scrivono sulla pagina Fb di Nettuno progetto comune i consiglieri comunali di Nettuno Daniele Mancini e Simona Sanetti, che hanno intenzione di chiedere ai Primi cittadini di protestare sotto la Regione Lazio con i gondfaloni delle due città. “Questo è un vero schiaffo – spiega Mancini – alla memoria storica della città e alle popolazioni dei due comuni medaglie d’oro al valor civile che hanno combattuto per la libertà, per i loro diritti e per un’Italia migliore”.
Chiusa la strada che dalla Nettunense porta a Lavinio e Anzio a causa della schiuma fuoriuscita da un canale a seguito delle piogge intense delle ultime...
Proseguono gli interrogatori da parte della Procura della Repubblica di Roma per il presunto scambio elettorale politico mafioso ad Anzio.
L’ex sindaco...
Tornano i controlli sulla Pontina e sulle autostrade
Dopo Ivrea e Aosta, si sposterà a Nettuno il set della sesta stagione di “Rocco Schiavone”, grande successo anche internazionale in onda su Rai Due.
Giallini-Schiavone,...