Non sono presenti in questo elenco il Corridoio intermodale Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone. Lo stesso ministro ancora in carica, nel mese di luglio aveva escluso le opere del Lazio dall’elenco degli interventi previsti dal Cipe.
A questo va aggiunto il fatto che a distanza di quasi 4 mesi dalla sua istituzione il tavolo tecnico Regione-Ministero sul futuro dell’autostrada Roma-Latina non ha prodotto risultati.
“Siamo difronte con tutta evidenza ad un fallimento vero e proprio – spiega il consigliere regionale pontino di Forza Italia Giuseppe Simeone –. Nonostante il quadro sia sconfortante da parte nostra non c’è l’intenzione di mollare la presa. A tal proposito rivolgo quindi un invito a Nicola Zingaretti, nella veste di governatore del Lazio ed anche di possibile azionista del nuovo esecutivo, a farsi da ‘garante’ dell’opera. Il governatore deve rimanere fedele alla linea portata avanti in questi anni, essendosi impegnato per la realizzazione dell’infrastruttura. Alle parole però dovranno seguire i fatti. E il più rapidamente possibile. Perché il rischio che l’opera vada in fumo è reale. L’infrastruttura deve partire entro la scadenza del vincolo preordinato all’esproprio, ovvero la condizione minima necessaria per appaltare l’opera. La reiterazione del vincolo – aggiunge Simeone – è strumento fondamentale per la realizzazione dell’opera: alla scadenza infatti, non solo sorgerebbero ulteriori ostacoli, ma verrebbe meno definitivamente la possibilità dell’occupazione d’urgenza”.