Nel 2008 alcuni dipendenti comunali presentarono una istanza per la stabilizzazione della propria posizione lavorativa. L’istruttoria si concluse con verbale di accordo di conciliazione redatto davanti alla Direzione Provinciale del Lavoro di Latina (con Collegio di Conciliazione allora presieduto da Giulia Caprì, fino a qualche mese fa assessore alle attività produttive), che è organo terzo e autonomo rispetto allo stesso Comune.
La Giunta si limitò, come previsto dalla legge, a prendere atto e recepire gli esiti dell’accordo, procedendo con la stabilizzazione.
“Non sono emersi elementi idonei a comprovare utilmente in sede di giudizio la sussistenza di irregolarità amministrative e/o condotte antidoverose”, ha scritto il pm nell’atto di archiviazione.