E’ una cittadina, Alessandra Dirella, ad inviare una segnalazione sull’avvistamento, avvenuto ieri sera al Porto di Anzio, di una cubomedusa o vespa di mare. “Ieri sera – ci scrive – proprio sul porto di Anzio ho avvisato una cubo medusa, molto pericolosa; Già l’anno scorso ne è stata avvistata una colonia da un gruppo di biologi nel tratto di costa nord del Lazio. Questa specie è piccola, trasparente, con quattro lunghi tentacoli e capace di veloci spostamenti. Le cubomeduse, o vespe di mare, si trovano in tutti gli oceani, generalmente tropicali e subtropicali e in zone costiere poco profonde, ampiamente nell’Atlantico. Non è una specie comune nel Mediterraneo. È molto urticante. Da evitare bagni in mare, soprattutto in presenza di un gran numero di esemplari. Nella notte, attratta dalle luci, si sposta verso riva. La sua puntura è dolorosa, e in alcuni casi e paesi, mortale.
Ma non conoscendo esattamente di che tipo di ‘cubomedusa’ si tratti, invito vivamente a ricercare e monitorare la presenza di questi esemplari per la sicurezza nelle spiagge. Ricordando che il cambiamento climatico la progressiva tropicalizzazione del bacino del Mediterraneo, sta permettendo a queste specie di colonizzare le nostre coste. In quanto specie termofile, non da sottovalutare, vista anche l’assenza dei suoi predatori naturali”.
Ma non conoscendo esattamente di che tipo di ‘cubomedusa’ si tratti, invito vivamente a ricercare e monitorare la presenza di questi esemplari per la sicurezza nelle spiagge. Ricordando che il cambiamento climatico la progressiva tropicalizzazione del bacino del Mediterraneo, sta permettendo a queste specie di colonizzare le nostre coste. In quanto specie termofile, non da sottovalutare, vista anche l’assenza dei suoi predatori naturali”.
12/08/2019