Ieri sera primo consiglio comunale post morte sindaco e delegato comunale al teatro civico di Rocca di Papa. Un’assise consigliare abbastanza movimentata. E’ stato il presidente del consiglio comunale, Massimiliano Calcagni, ad inaugurare la seduta con un intervento di diversi minuti dai toni decisamente forti nei confronti della maggioranza e della vice sindaco Cimino, accusati pubblicamente di averlo sostanzialmente escluso dalle decisioni amministrative più importanti, facendogli ostracismo. Così l’inizio del consiglio con circa mezzora di ritardo, opposizione e presidente del consiglio sono arrivati con un leggero ritardo. L’inizio del consiglio comunale, come detto sopra, è stato inaspettatamente carico di tensione per le parole dure usate dal presidente Calcagni, all’indirizzo della giunta, del consigliere comunale Paolo Gatta e della vice sindaco.
L’ordine del giorno, che prevedeva argomenti di bilancio, ha visto invece all’inizio, un intervento critico del presidente del consiglio Calcagni, che ha dichiarato davanti all’assise, precise parole di amarezza, affermando di essere stato messo da parte in tutte le attività politiche di questi ultimi giorni post scoppio e di essere stato messo da parte e invitato a non rilasciare dichiarazioni in merito ai fatti di Rocca di Papa. Calcagni ha dichiarato tra le proteste della platea, calmata dalla polizia locale, presente con il comandante Gabriele Di Bella e altri vigili: “A fronte degli sbandierati appelli alla coesione e all’unità ho avvertito invece dell’ostracismo nei miei confronti e nei confronti dei consiglieri di minoranza, spesso non informati preventivamente di incontri in prefettura, riunioni importanti e altre iniziative comunali”. L’intervento ha causato anche varie reazioni e qualche schermaglia dialettica con il consigliere di maggioranza Paolo Gatta, che smentiva quanto detto dall’esponente della Lega e del centro destra e presidente dell’assise comunale. Il presidente molto adirato ha infine dichiarato una completa mancanza di comunicazione e di rispetto verso il suo ruolo istituzionale, facendo riferimento a riunioni in Prefettura e Comune dove sono state prese decisioni importanti a porte chiuse senza essere avvertito. La vice sindaco Veronica Cimino, che ascoltato in silenzio, l’intervento di Calcagni, anche se contrariata dell’accaduto, parlando del caso, ha detto : ” Che ci sarà modo per chiarire in altre occasioni questi aspetti e che a suo modo di vedere quello non era il momento adatto di discutere di certi argomenti vista l’urgenza di concentrarsi sugli interventi da fare per la città e l’avvio dell’anno scolastico con il comune e una scuola da ricostruire” . Anche la consigliera comunale Laura Fico, in un intervento molto acceso, ha criticato duramente il presidente, ritenendo le sue parole fuori luogo e offensive visto il momento, chiedendo scusa alla mamma di Crestini e ai suoi familiari presenti in platea . Quindi è stata avviata la discussione dei punti all’ordine del giorno, una vicenda questa sollevata da Calcagni, che sicuramente avrà degli strascichi politici amministrativi nei prossimi giorni dove si dovrà capire veramente cosa sia successo, visto le parole forti e indignate del presidente del consiglio. L’ opposizione, tramite il consigliere Romei, ha invitato tutti a lavorare per il bene del paese e la ricostruzione del comune e della scuola, lasciando da parte le vicende personali della maggioranza, che andrebbero chiarite tra loro.