Hanno deciso di mettere nero su bianco la loro delusione i comitati cittadini unitisi nella lotta alla Sep e ai miasmi che questa produce ormai da decenni. Questa volta a mortificare i cittadini sono le dichiarazioni dell’amministratrice giudiziaria della Sep, la dottoressa Carmela Regina Silvestri, chiamata a gestire l’azienda dopo il sequestro da parte della Dda. Questa avrebbe infatti affermato, dopo le proteste delle scorse settimane da parte dei cittadini, che: “In ogni caso, posso affermare che, al di là dell’indiscutibile disagio anche grave, non sussistono fondati rischi per la salute derivanti da emissioni di odori provenienti da impianti di compostaggio”.
“Quello che possiamo fare – spiegano i comitati – è accogliere un invito fatto da Lei stessa, in un passaggio della sua lettera, quando ci incoraggia affinché “si crei un clima di reciproca collaborazione, anche tramite la segnalazione diretta da parte di Vostri incaricati di circostanze e situazioni di disagio”. Ecco, allora vogliamo segnalare una cosa che ci mette a disagio. Ci mette in una condizione di grave disagio e comprensibile diffidenza l’aver appreso che, mentre la magistratura inquirente puntava un faro gigantesco contro la gestione dei rifiuti operata da Sep (che se i fatti in analisi agli inquirenti venissero confermati sarebbero degni del più elevato profilo criminale), dalla Regione fioccavano autorizzazioni e aumenti di quantitativi giornalieri nei confronti di una società che era stata oggetto di visite ispettive dagli esiti molto più che negativi. Ed è proprio per questo che non possiamo che segnalare il nostro disagio nel vedere un membro del CDA di Lazio Ambiente alla guida di una delle più controverse società dei rifiuti della nostra provincia. Quella stessa Lazio Ambiente il cui unico socio è proprio la Regione Lazio”.