La donna di origine tedesca salvata la notte tra mercoledì e giovedì sul costone del lago di Castel Gandolfo, dopo essere caduta per circa 15 metri durante una escursione, ha voluto ringraziare personalmente i suoi soccorritori. Si è recata l’altra mattina presso la stazione carabinieri di Castel Gandolfo, che ha coordinato le operazioni di soccorso, per ringraziare personalmente i militari intervenuti e il comandante. Ha inoltre chiesto pubblicamente di ringraziare anche i vigili del fuoco del soccorso alpino fluviale di Roma e i pompieri di Marino, che l’hanno tratta in salvo dopo diverse ore di ricerca e sotto una pioggia battente, una ricerca partita alle 22 della sera e finita intorno alle 4 del mattino. Prima di ripartire per la Germania, per riprendere il suo lavoro di impiegata in una azienda di Berlino, ha voluto personalmente stringere la mano ai suoi “angeli” che la hanno trovata nel dirupo della zona di via dei Pescatori, alle 3.30 di notte, e portata in salvo, tra rovi, folta vegetazione, alberi, rami sradicati, sentieri impervi e con pericolo di frane dal costone roccioso del lago. Alla fine del soccorso, molti dei soccorritori, erano sfiniti, anche feriti dai rovi e dai rami degli alberi, tutti bagnati e sudati, ma tutti soddisfatti per aver salvato una vita umana, di una donna di appena 38 anni, che aveva deciso di passare una settimana in Italia, ai Castelli Romani, e di fare un escursione al sentiero 511 del Parco regionale dei Castelli, ma qualcosa non era andato per il verso giusto. La caduta sul costone franoso, le ferite, i graffi, per puro caso lo smartphone ancora con sé e con un po’ di carica per dare l’allarme al 112. «Sono felice di aver incontrato persone così preparate, gentili e altruiste, ha detto la donna, in un caso analogo sulle Alpi italiane, una mia connazionale alcuni giorni fa invece è stata ritrovata morta, dopo diverse ore di ricerca, mi ritenga molto fortunata e tornerò presto ai Castelli Romani, che nonostante questa brutta avventura, mi sono molto piaciuti».
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