Si spengono le luci sul campo di Villa Gordiani. Lo storico spazio dedicato allo sport popolare del Prenestino non ospiterà più le partite del quartiere. Né tantomeno le iniziative sociali. La decisione della giunta municipale aveva destato numerose polemiche, sia dei residenti che delle opposizioni e associazioni. In prima linea contro la demolizione Legambiente, che chiederà l’accesso ai certificati per verificare eventuali irregolarità.
La dura presa di posizione di Legambiente – “Un altro pezzo di Roma è stato ridotto in macerie con uno scempio. Quel campo è stato per oltre cinquant’anni un luogo aperto e di aggregazione sociale. La spregevole soluzione finale dell’abbattimento non è legalità, ma totale incapacità di gestione e di confronto: fa ancor più rabbia questa vicenda se si pensa che se ne va un campo di calcio popolare per bambini e cittadini mentre sulla stessa via Prenestina viene inaugurato l’ennesimo centro commerciale, con nuovo cemento a due passi dalla tenuta agricola della Mistica” dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. “È stato strappato al nostro territorio uno degli ultimi brandelli di tessuto sociale. Quest’area verde è vitale, la sua cura è indispensabile. Demolirla è un danno gravissimo, in un luogo del Parco pensato nel 1955 come posto di aggregazione sociale, campo di calcio, pista di pattinaggio e giochi per bambini, bocciofila e centro anziani. Tutto ciò andava riqualificato insieme ai cittadini con una gestione partecipata. Invece semplicemente sparisce sotto un cumulo di macerie” aggiunge Fabio Brandoni, presidente di Legambiente Si può Fare del V Municipio di Roma.
Inamovibile la maggioranza grillina – Denunce che non sono bastate a smuovere la maggioranza grillina. Causa dell’operazione presunte difformità edilizie della prospiciente casetta del custode, di volume però marginale rispetto all’intera area sportiva. Naturalmente associazioni e comitati non si oppongono all’abbattimento delle parti abusive contenenti amianto. “Da abitanti del quartiere avevamo chiesto molte volte l’apertura di un dialogo con le istituzioni municipali per arrivare alla definizione di un progetto alternativo” spiega il Comitato in difesa del campo di Villa Gordiani. Da tre anni la struttura veniva gestita dall’Associazione dilettantistica Villa Gordiani, la squadra di calcio popolare che aveva ripulito l’area dal degrado organizzando tornei di calcio popolare, presentazioni letterarie, cene sociali. La prima fase dell’abbattimento era partita a giugno. Le forze di opposizione avevano provato a fermare la demolizione anche attraverso una commissione di trasparenza richiesta dal Consigliere comunale Stefano Fassina di Sinistra Per Roma. Alla commissione, però, non si erano presentati nè il minisindaco Giovanni Boccuzzi, nè l’assessore capitolino allo Sport Daniele Frongia. In quell’occasione, Fassina aveva sottolineato come la presenza di una nuova Disciplina sugli impianti Sportivi Comunali permetterebbe al Dipartimento di avocare a sé tutte le fasi successive relative al campo, riconosciuto anche dal Coni e dalla Figc. Un invito a bloccare il progetto che arriva anche dal fronte opposto. Con il consigliere capitolino Francesco Figliomeni di FdI secondo il quale esisterebbero visure catastali e atti, al contrario di quanto afferma Boccuzzi.
Opposizioni all’attacco – “Distruttori di sogni e di ideali, incapaci di creare speranza. Questo è quello che sono, oggi, i 5S. Un gruppo di persone saccente che sta distruggendo un tessuto popolare già martoriato – dichiara Riccardo Vagnarelli, segretario PD V Municipio -. Potevano trovare una soluzione rimuovendo l’amianto. Invece hanno raso al suolo tutto. Del resto, hanno soppresso anche una corsa storica, “Corriamo al Collatino”, che ogni anno raccoglieva più di mille iscrizioni”. Barbara Laurenzi