Negli scorsi mesi con la conclusione dei lavori per l’allargamento del ponte ferroviario su via Portuense (opera attesa da anni da cittadini e pendolari diretti verso Marconi e Trastevere), si è aperto il dibattito sul destino della vicina area archeologica del Pozzo Pantaleo, all’incrocio con Via Quirino Majorana. Il Municipio XI, con l’allora Assessore ai Lavori Pubblici Giacomo Giujusa, aveva accennato alla volontà di trovare una partnership tra diversi enti per non far ricadere nel dimenticatoio questo sito medievale di approvvigionamento d’acqua che, con molta probabilità ha ispirato il toponimo della zona.
Il progetto di musealizzazione – L’attesa per questo intervento è durata alcuni mesi e la caduta della Giunta del Municipio aveva fatto pensare all’ennesima area archeologica abbandonata e lasciata al degrado. Ad inizio luglio sono invece partiti i lavori per la musealizzazione, iniziativa stimolata dal Municipio nei mesi scorsi e frutto di un’importante sinergia tra la Soprintendenza Speciale Archeologia e Areti Spa, coadiuvate dalla società Eos Arc Srl. L’intento è quello di pulire l’intero sito e restaurarlo. Successivamente verranno realizzati dei muri di contenimento per sostenere una copertura vetrata e calpestabile, sulla quale verranno anche apposti alcuni pannelli informativi e delle sedute. Una vera e propria passeggiata archeologica in uno degli snodi pedonali più importanti del quadrante, passaggio obbligato se si vogliono attraversare i vicini binari ferroviari.
I risultati nei prossimi mesi – La genesi di questo iter, come riferito dall’ex minisindaco Mario Torelli, attualmente Delegato della Sindaca Raggi per questo territorio, è da ricercare nel lavoro portato a termine prima della caduta della Giunta. “I cittadini potranno ammirare i resti, che costituiscono solo una minima parte di quanto rinvenuto negli anni”, ha spiegato Torelli. Che poi aggiunge: “I pannelli informativi consentiranno di conoscere la storia del quadrante, punto di incontro tra le antiche vie Portuense e via Campana, che connettevano con l’area dell’antica Portus, la moderna Fiumicino”. In questo momento è stata completata la pulizia dell’area archeologica (adesso ben visibile) e si procede al restauro conservativo, mentre il prossimo passo riguarda la realizzazione dei muri di contenimento e dei pilastri di cemento che sorreggeranno la vetrata. I lavori potrebbero essere completati in alcuni mesi, ma per terminare la musealizzaizone (e posizionare la vetrata) sarà necessaria una nuova autorizzazione del Genio Civile. Il costo dell’intervento è stato completamente coperto da Areti Spa, anche a fronte dei lavori realizzati durante l’allargamento del ponte ferroviario, mentre per la manutenzione si sta pensando ad una formula innovativa. Sarà infatti il Municipio XI ad occuparsene due o tre volte l’anno. La speranza è che individuando immediatamente l’ente responsabile di questa mansione, l’area resti pulita e perfettamente fruibile dai cittadini. Leonardo Mancini