SERVE PIÙ INFORMAZIONE
Leggiamo ad esempio nell’ultima ordinanza Anas: “Chiusura al traffico su SS 148 PONTINA dal km 45+000 al km 10+000, direzione Roma, […] a partire dal 08/07/2019 fino al 27/07/2019 nella fascia oraria dalle 09:30 alle 17:30 esclusi i giorni festivi”. Cioè, come dire che saranno effettuati lavori tra Roma e Aprilia, durante le 8 ore centrali, tra l’8 e il 27 luglio (escluso giorni festivi).
Troppo generico, sicuramente di nessun aiuto per l’utente.
Basterebbe magari obbligare le aziende appaltatrici ad informare con maggior precisione quali interventi effettueranno ogni giorno, in quale tratto e in quali orari. Ogni automobilista prenderebbe le proprie contromisure ed eviterebbe di imbottigliarsi in una fila chilometrica di ore.
Per quanto riguarda la possibilità di fare i lavori di notte, sarebbe la più razionale: costerebbe un po’ di più all’ente, ma farebbe risparmiare molti più soldi e salute all’intera comunità. Quando centinaia, migliaia di auto sono costrette in fila, infatti, bisogna tener presente che sono migliaia di ore di lavoro perse, col doppio danno che le aziende comunque le devono pagare e che sono ore di mancata produttività: una singola fila può costare alla nostra economia decine, centinaia di migliaia di euro. Per non parlare della salute dei disgraziati automobilisti che vi incappano e dell’aumento dell’inquinamento che tali file provocano.
60 KM/H, LIMITE PERICOLOSO
Infine la questione dei 60 Km/h come limite di velocità. Un limite degno di una stradina sterrata in piena campagna, non certo di una strada statale a 4 corsie, che è la principale arteria di collegamento tra Roma e Latina. L’abbassamento del limite dai 90 Km/h (già di per sé inferiore a strade della stessa tipologia) ai 70 e poi ai 60 Km/h fu deciso da Astral, che aveva gettato la spugna nella battaglia contro le buche. Ora i lavori sono stati eseguiti quasi per intero, ma il limite è ancora di 60 Km/h, che naturalmente nessuno rispetta. Ma attenzione, perché non si tratta solo del rischio di prendere qualche multa. Nel malaugurato caso foste coinvolti in un incidente, il fatto di viaggiare oltre il limite di velocità consentito potrebbe essere causa di rivalsa, cioè l’assicurazione pagherebbe i danni e poi chiederebbe a voi il rimborso dei soldi perché non avete rispettato quell’assurdo divieto: come dire, oltre al danno anche la beffa.
Stefano Carugno
LE DOMANDE INVIATE AD ANAS
1) In relazione all’ordinanza n. 340/2019/RM, la descrizione dei lavori è piuttosto generica: chiusura al traffico della Pontina tra le 9.30 e le 17.30, tra l’8 e il 27 luglio, nel tratto tra Aprilia e Roma. Non è possibile avere indicazioni più specifiche che indichino in ogni giorno quale tratto (o svincolo) sarà interessato dai lavori e in che orari? 2) Perché non è possibile effettuare i lavori in orari meno critici, come ad esempio le ore notturne? Inoltre, in relazione ai lavori sulla Pontina di risanamento del piano viabile (che dovreste aver ereditato da Astral), iniziati il 4 aprile e la cui conclusione è prevista per il 19/07: 3) A che punto sono? Quando è prevista la fine dei lavori? (Sul Vs. sito è riportato lo stato di avanzamento lavori del 36,36% ed è difficile allo stato prevedere che verranno conclusi secondo quanto previsto.) 4) È possibile, anche in questo caso, conoscere meglio il piano dei lavori, in modo da poter avvertire in anticipo gli automobilisti quando un tratto specifico verrà interessato dai lavori? 5) È possibile effettuarli di notte? 6) Al termine dei lavori verrà finalmente tolto il ‘ridicolo’ limite di velocità di 60 Km/h, che non viene comunque rispettato dalla totalità degli automobilisti? Siamo in attesa delle risposte
I pendolari furiosi per l’assenza di informazioni
Per lavoro, studio o motivi personali la Pontina è ogni giorno percorsa da migliaia di pendolari. Molti di questi hanno precisi orari da rispettare e non possono permettersi ore di ritardo. Eppure, a causa delle poche informazioni che fornisce l’Anas, l’ente gestore, non hanno possibilità di organizzarsi diversamente ed ogni mattina rischiano enormi disagi a causa dei lavori in corso. «Se trovo i lavori lungo il tratto della Pontina che percorro per andare a lavoro – ci spiega una viaggiatrice che ogni giorno da Latina raggiunge Aprilia – impiego circa un’ora in più rispetto a quanto ci metto solitamente per recarmi a lavoro. Il che vuol dire che arrivo in ufficio alle nove anziché alle otto e questo mi crea una serie di problemi. Stessa cosa al ritorno: stare fermi con la macchina con questo caldo è snervante, non è possibile che non ci sia modo di comunicare prima ai viaggiatori il tratto dove verranno effettuati i lavori». E ancora, un’altro pendolare: «Siamo d’accordo sul fatto che serve fare i lavori, ma questo periodo è il meno indicato. Il traffico è quadruplicato per chi si reca al mare. Possibile mai che non si comprende? Tanto poi i problemi ce li ha chi deve andare a lavorare». I pendolari lamentano soprattutto il periodo e gli orari in cui si è scelto di intervenire sulla carreggiata: «In tutti gli altri Paesi del mondo – spiegano – i lavori si svolgono di notte per non causare disagi ai viaggiatori. Perché da noi questo non è possibile? Almeno potrebbero optare per un orario successivo alle 18: chi deve andare a lavoro la mattina non può uscire tre ore prima di casa non sapendo se incontrerà o meno i lavori in corso. Non si può pregare la mattina alle 7, prima di partire da casa». Le varie lamentele sono racchiuse sul gruppo “Noi pendolari della Pontina”, dove i pendolari si scambiano informazioni tentando di “mettere una pezza” a quello che l’Anas non ha comunicato.
Bianca Francavilla