Il codice etico è già più che una semplice proposta: la commissione comunale Affari generali, Risorse umane e Partecipazione”, di cui è presidente il consigliere Massimiliano Villani (M5S), è stata infatti già convocata due volte in meno di un mese per analizzare la bozza del consigliere di Pomezia Domani Stefano Mengozzi. Nella seduta del 9 luglio scorso sono state concordate all’unanimità, infatti, alcune lievi modifiche e al più presto il testo definitivo approderà in Consiglio comunale, unico organo deputato a dare il via libera.
COSA PREVEDE IL CODICE ETICO
Già dalle premesse, l’intento è chiaro: impegnare gli amministratori a “evitare situazioni di conflitto di interesse, a mantenere un comportamento consono alla carica che riveste” e “a osservare l’articolo che regola la possibilità di accettare vantaggi personali e omaggi, pratica che – si legge nel testo che sarà portato all’esame del Consiglio comunale – potrebbe dare l’impressione di interferire o influenzare il suo pubblico operato”.
Al politico (nonché ai professionisti eventualmente nominati dal sindaco) è richiesto anche di “stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione” con i cittadini, favorendo loro “l’accesso alle informazioni e l’esercizio e la salvaguardia dei loro diritti”. Stesso spirito collaborativo deve essere dimostrato nei confronti degli organi di informazione, alle cui “ragionevoli richieste (…) deve rispondere in maniera diligente, sincera e completa”. In rispetto all’autorità giudiziaria, in particolare, deve essere fornita “anche se non richiesta espressamente tutta la documentazione e le informazioni utili all’attività degli inquirenti e assicurando analoga collaborazione da parte degli uffici”.
VIETATI: “PRESSIONI INDEBITE”, CONFLITTI DI INTERESSE “ANCHE POTENZIALI”, ACCETTARE REGALI
È fatto divieto assoluto agli amministratori pubblici di esercitare “pressioni indebite”. Si intendono, in particolare, le richieste a concessionari o gestori di pubblici servizi (appaltatori, fornitori, etc…) da cui “possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto o che assicuri ad altri soggetti od organizzazioni un indebito vantaggio personale diretto o indiretto”. È tassativamente vietato trovarsi in situazioni “anche potenziali” di conflitto di interesse, non solo d’affari ma anche personali e parentali.
Altro divieto vale su doni e regali: “L’amministratore – si legge – non accetta, neanche in occasione di festività per sé, congiunti, familiari e affini o per altri, regali o altre utilità aventi valore economico e rivolti ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione dell’attività pubblica, tali da influenzare la sua indipendenza o indurre ad assicurare qualsiasi vantaggio, da parte di soggetti (persone, società o enti) in qualsiasi modo interessati dall’attività dell’Amministrazione comunale, ad eccezione di regali d’uso di modico valore e comunque non superiore a euro 100. L’eletto che riceve, indipendentemente dalla sua volontà, doni o altre utilità di non modico valore, ne dà tempestivamente comunicazione scritta all’autorità giudiziaria e al Sindaco”.
SI RISCHIA LA CENSURA PUBBLICA
Nel momento in cui un amministratore dovesse violare il codice etico, partirebbe una immediata contestazione da parte del sindaco o del presidente del Consiglio comunale. Al politico o professionista, sarebbe richiesto di produrre “idonee giustificazioni” e, se non venissero reputate sufficienti, “il Sindaco assume i conseguenti provvedimenti ed iniziative necessarie, dal richiamo formale alla censura pubblica”. In caso di soggetti che ricoprono incarichi sindacali fiduciari, costoro potrebbero perdere la nomina.
«Il codice etico è uno strumento pratico, che stiamo costruendo, all’interno della commissione che mi onoro di presiedere, insieme alle altre forze politiche e che mira a prevenire corruzione, mafie, malaffare e cattiva amministrazione – afferma il consigliere Massimiliano Villani, presidente della commissione Affari generali, Risorse umane e Partecipazione – Un impegno collegiale forte di credibilità, di trasparenza e di responsabilità nei confronti dei cittadini, per il quale esprimo soddisfazione anche per lo spirito di collaborazione, tra maggioranza e opposizione, su due temi fondamentali che devono essere sempre al centro della nostra azione, la legalità e la trasparenza».