Dichiara il presidente della Lega Consumatori pometina, Dario Ferraro: «Tale atto notarile vede espressamente la realizzazione a cura di ACEA ATO 2 S.p.A. di interventi idrico-fognari da completare entro il 31 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. A tutt’oggi non risulta ancora adempiuto il contratto sottoscritto tra le parti.
Questa gestione di ACEA ATO 2 S.p.A. – affonda il dottor Ferraro – ha provocato e provoca quotidianamente seri danni ai cittadini che sono privati di servizi primari. Alcuni giorni fa, sono stato invitato a partecipare ad una assemblea pubblica organizzata dai Comitati di quartiere “Monachelle Alta” e “Via Naro” e con il comitato “D’Avino Informa”, dove la protesta dei numerosi residenti è stata tangibile e decisa. I residenti lamentano anche seri problemi alla salute, in modo particolare ai bambini e anziani, che tale situazione comporta». I mal di pancia verso Acea non sono una novità ormai nemmeno a Pomezia: l’anno scorso è esplosa una grossa protesta a seguito delle nuove bollette idriche assai salate. Improvvisamente i pometini, ma pure i tanti romani che hanno la casa al mare a Torvaianica, si sono ritrovati bollette aumentate del 50% nel 2017 e del 60% l’anno passato. Bollette che hanno messo in ginocchio diversi condomìni. Gli utenti hanno dovuto combattere anche con distacchi senza nemmeno il preavviso. Il gestore staccava l’acqua a interi condomìini, a negozi e persino a qualche asilo. In alcuni casi, questo è accaduto nonostante gli utenti stessero pagando a rate secondo un piano di ammortamento accettato dalla stessa Acea. Una sorta di guerra dei nervi nella quale molti condomìni hanno cercato di farsi valere presentando un esposto penale alla Procura di Velletri in cui lamentavano gravi presunte irregolarità e inefficienze. E poi ci sarebbe la questione fondamentale della legittimità del passagio dal vecchio al nuovo gestore, in cui la gente di Pomezia non ha avuto alcun ruolo, trattata un po’ come merce. «Nessun utente a Pomezia ha mai sottoscritto un nuovo contratto idrico con Acea – denunciava l’anno scorso un amministratore condominiale -, sebbene siano state stravolte le condizioni di fornitura». «Auspico una soluzione che ponga fine a tutto questo perché non è ulteriormente rinviabile – afferma oggi il presidente della Lega Consumatori Pomezia, Ferraro -. La Segreteria Tecnico Operativa e l’Assemblea dei Sindaci, che ricevono per conoscenza, devono assumere finalmente le decisioni che gli competono a tutela dei cittadini e del territorio». In effetti la Segreteria tecnico operativa, organismo pubblico che dovrebbe svolgere di controllo sulla gestione, non ha mai brillato per attività concrete e serie a tutela della parte pubblica e dell’utenza.