A partire da stamattina, 8 luglio, e fino a fine luglio la società del settore rifiuti Rida Ambiente di Aprilia riceverà 64 tonnellate al giorno di spazzatura indifferenziata di Roma, a fronte di una necessità per la Capitale non inferiore alle 300 tonnellate al giorno. Insomma, Roma resta stretta nella morsa del caldo e dei sacchetti di spazzatura a terra visto che “l’Ama non può scaricare i rifiuti nell’impianto (della società Rida Ambiente di Aprilia, ndr)”. Parole e musica della sindaca di Roma, Virginia Raggi. La prima cittadina è da tre giorni in polemica con la Regione Lazio visto che a suo dire “l’ordinanza (di venerdì scorso della Ragione Lazio, ndr) per risolvere la crisi dei rifiuti della Capitale non funziona”. Si tratta del documento presentato dal Governatore, Nicola Zingaretti, e dall’Assessore all’Ambiente, Massimiliano Valeriani.
Proprio la Raggi ha pubblicato sulla sua propria pagina Facebook, tra sabato e domenica scorsi, due video in cui lascia intendere chiaramente l’ipotesi di una sorta di complotto ordito ai danni della Capitale.
Da parte sua, l’azienda che è stata chiamata in causa, la Rida Ambiente di Aprilia, ha annunciato che tratterà 450 tonnellate a settimana di rifiuti indifferenziati della Capitale, ovvero poco più di 64 tonnellate al giorno, così riporta il quotidiano La Repubblica di ieri, domenica 7 luglio. Chi tratterà le restanti 235 tonnellate, ovvero 1650 tonnellate a settimana di spazzatura romana? Al momento, nessuno lo sa.
La città di Roma produce ogni giorno una quantità di spazzatura in media pari a circa i circa 1600 tonnellate al giorno.