Alcune autobotti, con targhe polacche e slovene erano state trovate dai finanzieri in un’area di servizio del Raccordo Anulare. Il caratteristico odore proveniente dalle cisterne, il colore e la densità del liquido residuo in esse contenuto ha permesso di appurare come il carico precedentemente trasportato non fosse stearina, prodotto chimico utilizzato anche per la preparazione di candele, come falsamente attestato dai documenti che avevano al seguito gli autotrasportatori, ma si trattasse di carburante di contrabbando proveniente dall’estero e formalmente diretto in provincia di Latina.
Le fiamme gialle sono così andate al deposito di provenienza delle cisterne, a Bracciano, dove è stato notato un continuo via vai di autoarticolati per il trasporto di combustibile, con targa straniera, anticipati da un’autovettura che fungeva evidentemente da staffetta con il compito di avvisare gli autisti dell’eventuale presenza di posti di controllo da parte delle forze di polizia.
All’interno sono state rinvenute oltre 120 tonnellate tra gasolio e benzina di provenienza illecita, non registrato sui libri di carico e scarico dell’azienda, ma annotato in brogliacci informali. Tutto è stato sequestrato.