Continuano nel massimo riserbo le indagini della procura di Velletri affidate al nucleo operativo dei carabinieri di Frascati, sullo scoppio del comune di Rocca di Papa, in seguito alla fuga di gas del tragico lunedì 10 giugno. Al momento rimangono indagati per omicidio colposo e lesioni gravi plurime i due titolari della ditta della provincia di Frosinone e un geologo romano, incaricati dei sondaggi delle cavità sotterranee del centro storico, che erano sul posto quel giorno, e che con la perforatrice hanno danneggiato la tubazione del metano. Al momento sono stati sentiti tutti i presenti di quel tragico lunedì, tra questi anche gli agenti della polizia locale di Rocca di Papa, come persone informate sui fatti, che erano in servizio quella mattina, tra i primi ad arrivare sul posto, uno di loro, il commissario Fabrizio Gatta (nella foto), rimase anche gravemente ferito nello scoppio, nell’adempimento del suo lavoro. La procura e i carabinieri della compagnia di Frascati, stanno ora valutando se ci siano state delle responsabilità e dei ritardi nell’evacuazione del comune e della zona. Abbiamo chiesto ad un esperto in materia, dirigente sindacale della Cisl FP e agente della polizia locale Roma Capitale Antonio D’agostino, come si dovrebbe procedere in casi di emergenza all’interno di un edificio pubblico. ” Tutti i comuni, devono avere per legge, un piano di evacuazione, dice D’agostino, così come devono averlo tutti gli edifici pubblici, e durante l’anno le disposizioni sulla sicurezza indicano che debbano essere fatte delle simulazioni di evacuazione per non trovarsi impreparati in caso di emergenza o calamità naturale. Tutti i comuni, i comandi di polizia locale, forze dell’ordine, luoghi di lavoro privati, edifici frequentati da folle, attività commerciali, hanno un incaricato alla sicurezza e all’evacuazione . E le prove andrebbero fatte a sorpresa, non programmate, quando tutti sono tranquilli e potrebbero non prenderle sul serio. Come Cisl Fp constatiamo che tutto questo è solo teoria, mentre nei fatti la qualità della sicurezza sui luoghi di lavoro pubblici è pressochè inesistente. Come sindacato, esprimiamo la nostra vicinanza al Comando di PL di Rocca di Papa e al commissario ferito nell’esplosione. Suggeriamo che anzichè creare capri espiatori inesistenti, si faccia una informazione puntuale e a beneficio dell’opinione pubblica su questi temi così importanti ” . Nel caso di Rocca di Papa, senza entrare nel merito, le indagini in corso, dopo aver sentito tutte le persone informate sui fatti, dovranno stabilire se ci sono stati ritardi nell’ evacuazione, durante l’emergenza della perdita di gas, che andava avanti da circa un paio di ore, prima del terribile scoppio, ma non è detto che ci siano altri indagati e che le persone presenti sul posto avrebbero potuto prevedere una tragedia simile. I fatti purtroppo tracciano un terribile bilancio, la morte del povero sindaco Emanuele Crestini, del delegato comunale Vincenzo Eleuteri, il ferimento di altre 10 persone, tra cui alcuni bambini, che ora stanno tutti bene e sono tornati a casa e un comune devastato . Nella foto il commissario della polizia locale Fabrizio Gatta, benvoluto e stimato da tutti i suoi concittadini, in una delle prime uscite pubbliche dopo il ferimento nel terribile scoppio .
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