Nuove frizioni tra Lbc e le opposizioni, andate in scena in consiglio comunale. Dopo l’annuncio di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia di voler presentare una mozione di sfiducia contro il sindaco Coletta, a finire nel mirino della minoranza è anche il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Colazingari. Sarebbe infatti pronta una mozione di “sfiducia tecnica” nei confronti del presidente dell’assise civica, nonché una richiesta ufficiale per un incontro dal Prefetto. La scintilla è scattata su una mozione integrativa che le opposizioni avrebbero voluto presentare come ordine del giorno, ma che è stata cassata da Colazingari. Il motivo? L’oggetto della mozione, ossia la possibilità di impegnare giunta e sindaco a scindere il doppio incarico di segretario generale – direttore generale, oggi ricoperto da Rosa Iovinella. Secondo il presidente Colazingari, la richiesta degli esponenti di opposizione andava a invadere un campo decisionale in capo al sindaco, il quale conferisce l’incarico al segretario generale e al direttore generale in modo fiduciario. Secca la controffensiva, a cui hanno preso parte anche i “frondisti” di Lbc: il presidente del consiglio comunale, stando alle eccezioni mosse dalla minoranza, non avrebbe potere deliberativo in merito all’ammissibilità di un ordine del giorno sulla base del contenuto; spetterebbe, invece, agli stessi consiglieri comunali votare favorevolmente o meno la proposta di inserire nella discussione un nuovo ordine del giorno rispetto a quelli già protocollati. Insomma, dopo quasi due ore di botta e risposta sui cavilli del regolamento e dello statuto comunale, si è proceduto con una scelta di buon senso, che a ben vedere poteva essere presa in considerazione sin dall’inizio, superando la controversia in qualche minuto. Alla fine infatti, con la vicepresidente Marina Aramini a sostituire Colazingari nello scranno più alto dell’aula, è stata messa a votazione la possibilità di inserire l’integrazione tra gli argomenti in discussione, proposta – come prevedibile – rigettata dalla maggioranza. Tuttavia sembrerebbe ferma l’intenzione, ribadita dai banchi alla destra del sindaco, di “chiedere la testa” di Colazingari, provando inoltre ad incalzare il Prefetto sulla questione, anche in luce a precedenti episodi che non sono passati certamente inosservati a Piazza del Popolo.
02/07/2019