PRIMA LA PERSONA POI LA FAMIGLIA
Estratto di P. Angelo Benolli – Tratto dalla raccolta “O si vive o si muore” “La meraviglia della famiglia non è tanto l’unione parentale quanto la natura inserita in ogni persona che aspetta sempre dai familiari la più profonda attenzione e comprensione, il più profondo sostegno e scambio d’amore. Quest’esigenza è talmente costitutiva di ogni persona che spessissimo molte persone rinunciano alla propria identità pur di non rimanere sole e senza relazioni. Proprio in questa così profonda necessità di rapporto, matura la tragedia che spesso annulla tutte le più autentiche forze di scambio. Quante famiglie infatti vogliono incontrarsi e non ci riescono, vogliono intese significative, ma i loro momenti insieme si riducono a banchetti, scambi formali, razionali o materiali. Così vivono molte famiglie e per questo, anche, molte di esse si sfasciano. Non è l’accordo o il disaccordo che conta, ma la capacità di vedere o risolvere autenticamente ciò che porta ai falsi accordi o agli sconvolgenti disaccordi. Questa capacità, spesso, all’interno delle coppie e delle famiglie non esiste o non viene sviluppata, perché, come ho già ripetuto più volte, difficilmente si trova chi sappia autenticamente aiutare con giusto amore e competenza. Molti rinunciano a credere alla possibilità di un autentico rapporto familiare, si compensano con altri sciocchi incontri, si chiudono si disperano, fuggono. Si fanno molte chiacchiere, circolano molti odiosi giudizi, si fanno anche delle riunioni, spesso utili, ma che non arrivano a vedere e risolvere definitivamente i contrasti tra le persone. È vitale pertanto, oggi più che mai, ricevere, ritrovare e diffondere, a livello personale e relazionale, una cultura di vita che veramente offra delle autentiche risoluzioni a tanti contrasti che si soffrono inconsciamente in tante famiglie. Questo è uno degli scopi fondamentali dei miei libri, dei ‘giardini’ e dell’aiuto che diamo ai bambini e alle famiglie di tutto il mondo”.
Il libro e l’adozione ci hanno reso vera famiglia
Mi chiamo Marilena e quando abbiamo incontrato la cultura di Vita proposta da Padre Angelo io e mio marito Stefano eravamo due persone apparentemente realizzate: tre figli, una bella casa, il lavoro andava bene e si andava d’accordo. Attraverso una volontaria di Italia Solidale, facemmo un’adozione a distanza in Colombia e con lei e con altre persone cominciammo ad incontrarci nel “giardino” per leggere il libro di Padre Angelo “Uscire da ogni inganno”. Quando ripenso a quel periodo sento quanto in quel momento Dio ci ha amati attraverso quei volontari e Padre Angelo Benolli. Vivo il dono di quei libri come il dono del Padre che vuole dare una speranza alla vita dei figli, inconsapevoli della loro malattia. La nostra vita “perfetta”, infatti, era un castello di sabbia che di lì a poco sarebbe crollato. Il rapporto tra me e mio marito era una relazione profondamente debole: dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti lui mi ha messa su un piedistallo e in me questo compensava il bisogno di essere vista e amata. Dall’altra parte lui cercava una madre su cui appoggiarsi, a cui affidarsi, e io mi sentivo in dovere di assecondarlo. In casa quindi tutto era deciso da me: dall’educazione dei figli a quello che si doveva fare nel tempo libero. Stefano era completamente assente ed io avevo incastrato la vita di tutti noi in una serie di regole da cui nessuno si poteva sottrarre, nemmeno il cane. La sua forza Stefano la esprimeva fuori casa, soprattutto nel lavoro, lavorava tanto, e più realizzava, più lavorava. Quando rientrava in casa “spegneva la testa”, giocava un po’ con le figlie e si addormentava sul divano. Questo tipo di relazione, senza che ce ne rendessimo conto, ci stava portando ad allontanarci sempre di più. Io ero sempre più insoddisfatta, perché mi sentivo schiacciata e non sentivo la sua presenza. Lui non sapeva più come rapportarsi con me, perché in tutto quello che faceva io trovavo qualcosa che non andava bene. In questa realtà, proprio perché la “vita non si inganna”, la nostra prima figlia si è ammalata di anoressia. Solo attraverso i libri di Padre Angelo abbiamo potuto capire quello che ci stava succedendo, analizzare la nostra vita, il nostro rapporto e il rapporto con i nostri figli. Grazie ai libri di Padre Angelo, ho potuto rispettare mia figlia, credere che in lei c’erano tutte le forze per guarire, io non dovevo intervenire se non lavorando su me stessa e sui miei condizionamenti. Grazie ai libri di Padre Angelo, Stefano ha potuto cogliere quanto fosse necessaria per nostra figlia la relazione con il padre, quanto fosse necessario che lui fosse un padre forte e non solo fisicamente presente. Facemmo l’adozione a distanza proprio mentre Giulia stava male. Nella relazione con Alcide e Fernanda, i genitori di Juan Sebastian, il bambino da noi adottato a distanza, abbiamo scoperto che mentre noi ci impegnavamo con il nostro movimento a salvare la nostra famiglia e la vita di nostra figlia anoressica, anche loro in Colombia si stavano impegnando con i libri di P. Angelo e il loro movimento, per salvare la loro famiglia e la vita di Juan Sebastian, anche lui anoressico a causa dell’assenza di suo padre, completamente schiavo del lavoro attraverso cui pensava di offrire il “meglio” alla sua famiglia. In questa corrispondenza di eventi, a 10.000 km gli uni dagli altri, abbiamo colto come, attraverso la carità di un’adozione a distanza basata su questa cultura, il Signore è potuto intervenire e i nostri figli sono guariti. Ringrazio Dio per averci donato attraverso Padre Angelo un’antropologia nuova e completa, che non fa “magie”, ma semplicemente ti permette di trovare l’ordine naturale della vita e così di ritornare al Padre e in Lui tutto si risolve.
Incontriamoci per un caffè
Incontri informali aperti a chi vuole approfondire i temi di questa pagina e conoscere i “Giardini di Roma” grazie alla testimonianza dei volontari del quartiere:
• 27 giugno, ore 18:30 – Via Pisa 42 – Bar “Senti che bel rumore caffé” – zona P.zza Bologna.
• 28 giugno ore 18:30 – Via Aldo Moro 98H – Bio Ristobar – Aprilia
• 3 Luglio ore 19:00 presso il chiosco dei fiori angolo via dei Colli della Farnesina, via dello Sci.
• 4 luglio ore 18:00 presso il “Bar civico 100” in viale Regina Margerita, 96-100.
• 5 luglio ore 18:30 presso il “bar della pace” piazza della Pace – Ciampino.
Italia Solidale – Mondo Solidale
Italia Solidale – Mondo Solidale del Volontariato per lo sviluppo di vita e missione è un movimento laico grazie al quale moltissime persone, a Roma, in Italia e nel mondo, stanno uscendo da inganni secolari, ritrovano le loro energie personali, la loro sana spiritualità per ben amare e ben lavorare, fino ad essere sussistenti e solidali. Oggi questa esperienza è la prima necessità di ognuno. Alla base del movimento, c’è “Il Carisma di sviluppo di Vita e Missione”: una nuova e completa cultura di vita sviluppata da P. Angelo Benolli O.M.V., fondatore e presidente di “Italia Solidale – Mondo Solidale”. Nei suoi 60 anni di esperienza come sacerdote scienziato, antropologo e missionario, ha incontrato ogni giorno per molte ore, persone di molte culture e religioni, per sviluppare questa nuova cultura di vita e il nuovo modo di far missione e adozione a distanza. Sintetizzando il tutto nei suoi 10 libri e documenti tradotti in 35 lingue. Con questa base stiamo salvando la vita di 2.500.000 di persone in tutta Italia ed in 117 missioni di Africa, India e Sud America. Siamo in tutti i municipi di Roma. Se vuoi saperne di più chiama lo 06.68.77.999 o invia una mail a [email protected], ti metteremo in contatto con il volontario del tuo territorio.