Ancora caos all’ufficio Anagrafe di Latina. Da lunedì 17 giugno la sede è stata trasferita presso i locali del Comune di via Ezio, ma i problemi restano gli stessi. Anzi, per quanto possibile, la situazione è paradossalmente peggiorata. Già un anno fa il Caffè aveva riportato le difficoltà a livello gestionale dell’ufficio, allora situato a Corso della Repubblica, interessato da file ‘chilometriche’ che iniziavano a formarsi anche un’ora prima dell’apertura, a causa dei ticket limitati. E l’accorpamento nella sede di fronte la Procura sembra aver sortito l’effetto contrario a quello sperato: l’aver inglobato i servizi anagrafici nello stesso stabile in cui sono presenti gli uffici che erogano diversi altri servizi – servizio elettorale, autenticazioni, stato civile, residenza, immigrazioni – ha creato una sorta di imbuto, alimentando un clima di confusione sia tra gli utenti che tra gli stessi dipendenti comunali. E in tutto questo, come spesso accade, cresce il malumore di chi si trova a barcamenarsi nei meandri burocratici, costretto anche a fare i conti con un servizio a rilento. Tanto è vero che, nella giornata ‘inaugurale’ di lunedì, due cittadini sono addirittura venuti alle mani. Il problema di fondo è sempre lo stesso. Valeva per la sede di Corso della Repubblica e vale per via Ezio: la mancanza di personale ingessa le operazioni. Basti pensare che per il rilascio della carta d’identità elettronica sono attive solo due postazioni su quattro. Un cortocircuito che si ripercuote anche sugli altri uffici, su tutti quello del servizio immigrazioni che ha un carico di lavoro piuttosto pesante. Alcuni dipendenti sono così costretti a sbrigare del lavoro di competenza del personale di categoria superiore, il tutto senza alcun conguaglio retributivo. A peggiorare ulteriormente la situazione, la mancanza di aria condizionata nell’area ‘filtro’ all’ingresso, dove si crea l’ingorgo, e l’immancabile cornice di degrado dettata dall’erba alta che prolifera nel giardino della struttura. Aspetto, quest’ultimo, quasi tragicomico visto che si tratta, per l’appunto, di uffici comunali. Insomma, l’accorpamento voluto dall’amministrazione sembra essere partito davvero con il piede sbagliato, facendo quasi rimpiangere il tutt’altro che solerte servizio di Corso della Repubblica.
19/06/2019