Questi veicoli altro non sono che dei quadricicli fuoristrada pensati per il trasporto di persone e cose su percorsi di fuoristrada, particolarmente difficili e accidentati, come cave, percorsi naturalistici, spiagge lontane da strade. In questi luoghi se dovesse avvenire un incidente con dei feriti le ambulanze non potrebbero arrivare.
Si è pensato, quindi, di costituire un gruppo operativo per il soccorso e trasporto del soggetto infortunato con il Quad, fino al punto in cui può arrivare l’ambulanza.
Grazie all’utilizzo del Quad dotato di dispositivi acustici e luminosi di emergenza con un infermiere professionale e un soccorritore a bordo sarà possibile effettuare un servizio di primo soccorso sul litorale di Nettuno e di Anzio.
Il Quad avrà a disposizione una tavola spinale, un kit traumatico, un defibrillatore, una bombola d’ossigeno e un kit di emergenza.
Il trattamento del paziente sul posto, in attesa dell’unità mobile di rianimazione, potrà essere coordinato dalla centrale operativa del 118.
Rafforzando la sinergia tra istituzioni e mondo del volontariato, così da tutelare la salute dei bagnanti nella prossima stagione sulla riviera di Nettuno e di Anzio
Domenica 16 giugno, il Quad ha iniziato il servizio alle 10 nelle spiagge a ponente del litorale di Nettuno dopo, aver dato comunicazione alla centrale operativa della Guardia Costiera e all’Ares 118. L’ingresso è avvenuto dal cancello del Marina di Nettuno su disposizione del Presidente Ugo Lori che ha dimostrato vero senso di collaborazione.
Raggiunta la battigia il Quad ha percorso tutto il litorale fino a Punta Borghese, testando quindi il percorso in caso di bisogno.
Questo progetto è stato presentato alle due amministrazioni di Nettuno-Anzio e all’ARES 118.